La divina commedia, Volume 2 |
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Accademici alcun allora altra amor antiche assai avea Beatrice bella buon canto CAPITOLO cerchio certo ch'io Chè chiama chiaro ciascun ciel codici colla color colui cominciò comune convien credo Crusca Dante dice dietro dire disse diverse divina dolce donna esso eterno fare fece figlio fiori foco forma gente giro gran grazia guarda intende l'altro l'una lascia latino legge lezione loco Lombardi luce lume luogo maggior mano Maria meglio mente miglior mondo monte move natura nome nulla occhi pare parlar parole passi pensa poco poeta porta Poscia possa prego presso pria proprio quei quivi raggio ragione salute santa scritto segno segue senso sentimento spiega spira stampa suono terra testi tornar tosto tratto trova vede veder veggio venir verbo vero verso vidi virtù viso vista viva voce voci voglia volta volte vuol
Popular passages
Page 239 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
Page 235 - IN forma dunque di candida rosa Mi si mostrava la milizia santa,' Che nel suo sangue CRISTO fece sposa : Ma l' altra, che volando vede e canta La gloria di colui che la innamora, E la bontà che la fece cotanta, Sì come schiera d' api, che s' infiora Una fiata, ed una si ritorna Là dove suo lavoro s' insapora, Nel gran fior discendeva, che s...
Page 267 - LA gloria di colui che tutto move per l'universo penetra e risplende in una parte più e meno altrove. Nel ciel che più della sua luce prende fu...
Page 222 - Superbir di colui, che tu vedesti Da tutti i pesi del mondo costretto. Quelli, che vedi qui, furon modesti A riconoscer sè dalla bontate, Che gli avea fatti a tanto intender presti ; Per che le viste lor furo esaltate Con grazia illuminante, e con lor merto, Sì ch' hanno piena e ferma volontate.
Page 205 - Non fu la sposa di CRISTO allevata Del sangue mio, di Lin, di quel di Cleto, Per essere ad acquisto d...
Page 117 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Page 100 - Tal volta l' ombra che, per sua difesa, La gente con ingegno ed arte acquista. E come giga ed arpa in tempra tesa Di molte corde, fan dolce tintinno * A tal, da cui la nota non è intesa : Così da' lumi, che lì m' apparinno, S' accogliea per la Croce una melòde, Che mi rapiva senza intender l
Page 125 - Ch' io trovai lì , si fe' prima corrusca, Quale a raggio di sole specchio d' oro ; Indi rispose : coscienza fusca O della propria o dell' altrui vergogna Pur sentirà la tua parola brusca; Ma nondimen, rimossa ogni menzogna, Tutta tua vision fa manifesta, E lascia pur grattar dov...
Page 243 - Piacer, quanto le belle membra in ch' io Rinchiusa fui, e sono in terra sparte : E se il sommo piacer sì ti fallio Per la mia morte, qual cosa mortale Dovea poi trarre te nel suo disio ? Ben ti dovevi, per lo primo strale Delle cose fallaci, levar suso Diretro a me che non era più tale.
Page 36 - ntendi : io dico di Beatrice : Tu la vedrai di sopra in su la vetta Di questo monte , ridente e felice.