The Purgatory of Dante Alighieri: Purgatorio I-XXVIIMacmillan and Company, 1892 |
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alcun Allor alto altra altri altro amor ancor andar avea buon cagion cammin CANTO Chè che fu ciascun Ciel ciò colui cominciò convien Così cura Dante Dante's dicea Dicendo dietro dinanzi diss disse dolce doth Duca esser esso eyes faccia face fatto fece fummo fuoco fuor gaze gente già gran guarda hast hath Heaven innanzi intorno l'altro lume Maestro meco mente mondo monte nome notte o'er occhi ogni omai ombra Padre parea parlar parole perchè piè più poco poscia presso pria può PURGATORIO quale quei quell Quivi Rispose salir sangue sempre shade sight Sordello soul sovra spake Statius stayed suso sweet tempo terra terza rima thee thou tosto turned tutta tutte tutto Twas Unto vedea veder vedi verso vidi Virgil Virgilio virtù viso vita voglia voler volsi vuol whence Wherefore
Popular passages
Page 42 - Cosenza, che alla caccia Di me fu messo per Clemente, allora Avesse in Dio ben letta questa faccia, L' ossa del corpo mio sarieno ancora In co del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora. Or le bagna la pioggia e move il vento Di fuor del Regno, quasi lungo il Verde, Dov' ei le trasmutò a lume spento. Per lor maledizion sì non si perde Che non possa tornar l' eterno amore, Mentre che la speranza ha fior del verde.
Page 104 - Era già l'ora che volge il disio ai naviganti e intenerisce il core lo di c'han detto ai dolci amici addio; e che lo novo peregrin d'amore punge, se ode squilla di lontano che paia il giorno pianger che si more, quand'io incominciai a render vano l'udire ea mirare una dell'alme surta che l'ascoltar chiedea con mano.
Page 116 - Ed io vi giuro, s' io di sopra vada, Che vostra gente onrata non si sfregia Del pregio della borsa e della spada.
Page 274 - Fortuna veggiono in oriente, innanzi a l'alba, surger per via che poco le sta bruna; mi venne in sogno una femmina balba, ne li occhi guercia, e sovra i pie distorta, con le man monche, e di colore scialba.
Page 86 - Italia tutte piene Son di tiranni, ed un Marcel diventa Ogni villan che parteggiando viene. Fiorenza mia, ben puoi esser contenta Di questa digression che non ti tocca, Mercé del popol tuo che sì argomenta. Molti han giustizia in cor, ma tardi scocca Per non venir senza consiglio ali' arco; Ma il popol tuo 1' ha in sommo della bocca. Molti rifiutan lo comune incarco; Ma il popol tuo sollecito risponde Senza chiamare, e grida: I
Page 82 - Ahi, serva Italia, di dolore ostello, Nave senza nocchiero, in gran tempesta, Non donna di provincie, ma bordello!
Page 38 - Come le pecorelle escon del chiuso Ad una, a due, a tre, e 1' altre stanno Timidette atterrando 1' occhio e il muso; E ciò che fa la prima, e 1' altre fanno, Addossandosi a lei s...
Page 80 - Venimmo a lei : o anima Lombarda, Come ti stavi altera e disdegnosa, E nel muover degli occhi onesta e tarda ! Ella non ci diceva alcuna cosa; Ma lasciavane gir, solo guardando, A guisa di leon quando si posa. Pur Virgilio si trasse a lei, pregando Che ne mostrasse la miglior salita : E quella non rispose al suo dimando; Ma di nostro paese e della vita C...
Page 298 - Veggio in Alagna entrar lo fiordaliso E nel vicario suo Cristo esser catto.
Page 70 - Dove il vocabol suo diventa vano Arriva' io forato nella gola, Fuggendo a piede e sanguinando il piano. Quivi perdei la vista, e la parola Nel nome di Maria finii, e quivi Caddi, e rimase la mia carne sola. Io dirò il vero, e tu il ridi...