I secoli della letteratura italiana, Volume 2V. Ferrario, 1833 |
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accademia alcuni allora altre amici antichi Antonio apoplessia Apostolo Zeno argomento autore avea belle arti biografo blica cardinale Carlo cattedra celebre ch'egli cognizioni colla Corniani corte costumi d'Italia diede dissertazioni dotti ebbe elogio erudizione età Eustachio Manfredi eziandio fece filosofia Firenze fisica francese furono geometria gesuiti Giuseppe Giuseppe Parini gran duca greca gusto illustri ingegno intitolata intorno Italia italiana l'anno l'autore lasciò latina letteraria letterati lettere libro lingua lingua greca lingua italiana lingua latina lode Maffei maraviglia matematiche medesimo medico memoria mente mentovata Milano morte musica Nacque Napoli nascita e studj nome nuovo onore opere osservazioni ottenne Padova Parigi Parma patria pittore poema poesia poesie liriche poeta poetica presso principe professore pubblicò ragione scienze scrisse scritti scrittori scrivere secolo segnatamente stampate stile storia tale tore Toscana tragedie trattato università di Padova università di Pisa Venezia venne versi Vincenzo Monti vizj volumi zione
Popular passages
Page 206 - ... tal presagio: che egli o ne morrebbe o aerebbe soprawivuto stolido. Però il giudizio in niuna delle due parti, la Dio mercé, si avverò; ma dal guarito malore provenne che indi in poi e...
Page 208 - È necessario che vi sia nella natura delle cose umane una lingua mentale comune a tutte le nazioni, la quale uniformemente intenda la sostanza delle cose agibili nell'umana vita socievole, e la spieghi con tante diverse modificazioni per quanti diversi aspetti possan aver esse cose; siccome lo sperimentiamo vero ne...
Page 90 - Presenta per altro qua e là de' versi di getto in cui sono dipinti i ridicoli con somma, evidenza e maestria, e si ritengono da molti a memoria, e si pronunciano come apoftegmi e sentenze. Ridonda finalmente a non piccola gloria del Rosa che Anton M. Salvini, uomo nodrito del miglior latte de...
Page 284 - Nelle cose agibili, che so» no fuori della sua sfera, se gli diano pochi dati, e si udirà » ragionare come il più perilo e il più pratico. Egli è veramcn74 » te composto di quel limo sottile, di cui la natura forma gli » eletti al sapere ; e basta dire eh...
Page 277 - Un numero innumerabile di sentimenti e d'affetti, che Locke e Addison potettero appena esprimere in prosa, un mondo di moti quasi impercettibili della mente nostra, e d'idee poco meno che occulte a quegli stessi che le concepiscono, e di pensieri e di voglie talora ombreggiate appena dal nostro cuore, sono da lui...
Page 295 - Il sig. Diderot dice che sino ad ora non si sono posti sul Teatro se non se i caratteri, e dice che sarebbe un campo nuovo e fecondo il mettere in scena le condizioni della vita. Egli...
Page 164 - Non è però che io mi sia seppellito affatto, e ch'io non abbia goduto de' divertimenti , i quali servono a rifare l'uomo e rinfrancare lo spirito, perché séguiti con più lena e con più amore le sue fatiche. Non vi potrei mai dire quanto io adesso goda nell...
Page 14 - Ella è padre di una nuova maniera di musica o piuttosto di un cantar senza canto, di un cantar recitativo, nobile e non popolare, che non tronca , non mangia , non toglie la vita alle parole, non l'affetto; anzi glielo accresce raddoppiando in loro spirito e forza.
Page 67 - ... secondo che più o meno refratta gli comparisce, e si lascia miseramente fuggir di pugno questo grande segreto riservato al più veggente di tutti gli occhi, quello di Newton. Ma si vuole esser giusti. Se il Grimaldi non è stato sì avventuroso di farsene possessore, ne ha però insegnata agli altri la via.
Page 536 - ... di famiglie Malaspina disperse ne' loro feudi, altrettante e più di signorile condizione ne avevano Pontremoli, Fivizzano , Bagnone, appartenenti al Granducato ; le quali tutte si convitavano a vicenda. Cosi i doviziosi Lunensi trovavansi riuniti tre giorni in una famiglia e tre giorni in un'altra in certi determinati tempi, di modo che una grossa quarta parte dell' anno si passava lietissimamente in paese.