Comedia di Dante degli Allagherii, Volume 2; Volume 39 |
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acciò alcuna allora altra amore andare anime antiche avea Beatrice bene bisogno bolognese buono cagione canto capitolo ch'elli chè Chiaro appare Chiesa cielo circa Codici colla com'è detto Commento compie corpo Cristo Dante dice dire domanda donna ebbe ella elli ello erano esso fare fece figliuolo figura fiume furono gente giustizia grazia guarda Guido imperquello Inferno innanzi intende l'altro l'anima l'autore LANA Landiano lanei lascia Laur libero luna luogo male mare mente mezzo mondo monte morte naturale nome nulla nuovo occhi opere ordine pare parlare parole passi peccato pena persona poco poema poeti pone porta possa predetto prego purga Purgatorio quinta santo sapere scienzia segno segue sichè sicome simile sovra Stazio superbia suso terra terza testo tocca tratta trova umana uomo vede veggio venire vero verso vide Vind Virgilio virtude vivi vizio voglia volere vuole Witte
Popular passages
Page 321 - Ch' agli occhi temperava il nuovo giorno. Senza più aspettar lasciai la riva, Prendendo la campagna lento lento Su per lo suoi che d' ogni parte oliva. Un'aura dolce, senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento; Per cui le fronde, tremolando pronte, Tutte quante piegavano alla parte U...
Page 86 - A' miei portai l' amor che qui raffina. O, dissi lui, per li vostri paesi Giammai non fui; ma dove si dimora Per tutta Europa, ch
Page 316 - Vedi l' erbetta, i fiori e gli arbuscelli, Che qui la terra sol da sè produce. Mentre che vegnan lieti gli occhi belli, Che lagrimando a te venir mi fenno, Seder ti puoi e puoi andar tra elli. Non aspettar mio dir più, nè mio cenno. Libero, dritto e sano è tuo arbitrio, E fallo fora non fare a suo senno; Perch' io te sopra te corono e mitrio.
Page 357 - Diretr' a me, che non era' più tale. Non ti dovea gravar le penne in giuso Ad aspettar più colpi, o pargoletta, O altra vanità con sì breve uso. Nuovo augelletto due o tre aspetta : Ma dinanzi dagli occhi de' pennuti Rete si spiega indarno, o si saetta.
Page 32 - L' ossa del corpo mio sarieno ancora In co del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora. Or le bagna la pioggia e move il vento Di fuor del Regno, quasi lungo il Verde, Dov' ei le trasmutò a lume spento. Per lor maledizion sì non si perde Che non possa tornar l' eterno amore, Mentre che la speranza ha fior del verde.
Page 361 - Si di Parnaso, o bevve in sua cisterna, Che non paresse aver la mente ingombra, Tentando a render te qual tu paresti Là, dove armonizzando il ciel t...
Page 61 - A guisa di leon quando si posa. Pur Virgilio si trasse a lei, pregando Che ne mostrasse la miglior salita; E quella non rispose al suo dimando; Ma di nostro paese e della vita 7° C
Page 351 - Alto fato di Dio sarebbe rotto, Se Lete si passasse, e tal vivanda Fosse gustata senza alcuno scotto Di pentimento che lagrime spanda.
Page 171 - ... l'anima semplicetta che sa nulla, salvo che, mossa da lieto fattore, volentier torna a ciò che la trastulla. Di picciol bene in pria sente sapore; quivi s'inganna, e dietro ad esso corre, se guida o fren non torce suo amore.
Page 345 - Sovra candido vel cinta d' oliva Donna m' apparve, sotto verde manto, Vestita di color di fiamma viva. E lo spirito mio, che già cotanto Tempo era stato ch' alla sua presenza * Non era di stupor, tremando, affranto, Sanza degli occhi aver più conoscenza, Per occulta virtù che da lei mosse, D' antico amor sentì la gran potenza.