Grammatica ragionata della lingua italianaDai torchi di L. Angeloni, 1834 - 412 pages |
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addiettivi adoperare alcuna altrui Amet Andare ànimo antichi ANTIQUATO POETICO ERRONEO articolo determinante assài attivo Aver avère avverbio Bocc Boccaccio buon CAGGIA canz CAPITOLO checchessia colla comparazione composti COMUNE ANTIQUATO POETICO condizionale congiunzione conjugazione consonante Dare desinenze dice dicesi dire discorso Dittam dittongo ellissi esempj esprime èssere Fare femminino Filoc futuro gerundio gior grammatici Guitt IMPERAT imperocchè indicare innanzi interiezioni Introd isco issimo l'articolo l'obbietto latino leggesi lingua lingua italiana luogo medesimo nenza neutri passivi niuno nome numero obbietto diretto parimente parole particella participio passato Passav pers Petr plur plurale possono preceduto preposizione pres presente pronomi personali pronominale prosa pure Purg ragione regola seguenti significato sillaba sing sogg soggiuntivo Sonovi sottinteso sovente Stare subbietto suono talora talvolta terza persona Teseid trovasi uomo usasi usato vagliono vale vece Vedi Veggasi veggio verbi neutri verbo attivo vocale voci
Popular passages
Page 297 - ... sì ch'io mi credo ornai che monti e piagge e fiumi e selve sappian di che tempre sia la mia vita, ch'è celata altrui.
Page 141 - Ch' ei fu dell' alma Roma, e di suo 'mpero Nell' empireo Ciel per padre eletto : La quale, e 'l quale, a voler dir lo vero, Fur stabiliti per lo loco santo U' siede il successor del maggior Piero.
Page 350 - ... cicli, che egli con lo stile e con la penna o col pennello non dipignesse sì simile a quella, che, non simile, anzi più tosto dessa. paresse, — in tanto che molte volte nelle cose da lui fatte si truova che il visivo senso degli uomini vi prese errore, quello credendo esser vero che era dipinto.
Page 130 - II tuo padre ti manda questo, per consolarti di quella cosa che tu più ami, come tu hai lui consolato di ciò che egli più amava...
Page 125 - E nel vero, — se io potuto avessi onestamente, per altra parte, menarvi a quello che io desidero, che per così aspro sentiero come fia questo, — io l
Page 370 - Quando vidi costui nel gran diserto, Miserere di me, gridai a lui, Qual che tu sii, od ombra, od uomo certo.
Page 297 - E di sue belle spoglie Seco sorride , e sol di te sospira ; E sua fama che spira In molte- parti ancor per la tua lingua, Prega che non estingua ; Anzi la voce al suo nome rischiari ; Se gli occhi suoi ti fur dolci , né cari . Fuggi '1 sereno e '1 verde ; Non t...
Page 298 - E m'è rimasa nel pensier la luce, Che m'arde, e strugge dentro a parte a parte; I', che temo del cor, che mi si parte, E veggio presso il fin della mia luce; Vommene in guisa d'orbo senza luce, Che non sa ove si vada, e pur si parte.
Page 146 - Virtù diversa fa diversa lega col prezioso corpo ch'ella avviva, nel qual, sì come vita in voi, si lega. Per la natura lieta onde deriva, la virtù mista per lo corpo luce come letizia per pupilla viva.