Opere di Torquato Tasso colle controversie sulla Gerusalemme poste in migliore ordine, ricorrette sull'edizione fiorentina,: poste in migliore ordine, ricorrette sull'edizione fiorentina, ed. illustrate dal professore Gio. Rosini, Volume 26Presso Niccolò Capurro, 1830 |
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alcuna allor Amor anco antichi appare appresso arme Armida avea bella cade campo canto capo casa cavalier certo Chè chiama ciel città colle colpi corso Cristiani Dante destra dice dire disse dolce donna duce Ecco Enea fece ferro forma Fortuna forza fronte fugge furono GENT giorno giro Goffredo gran Greci Grida guardo GUAST guerra guerrier guisa Imita indi insieme intorno l'altro l'arme L'un lasciar lato libro lido lieta luce lungo luogo maggior mano mare MART medesimo mente mezzo mille mira monte morir morte mura nemico Nilo nome notare novo occhi omai Omero pare parla parole passa petto Poeta porta presa punto quei ragiona regno Rinaldo sangue scudo segno segue Signor simile sovra spada stanza Tancredi Tasso terra tornò torre vede Venere vento verso viene vinto Virgilio vista vittoria volo volto vuol
Popular passages
Page 59 - Deh mira - egli cantò - spuntar la rosa dal verde suo modesta e verginella, che mezzo aperta ancora e mezzo ascosa, quanto si mostra men, tanto è più bella. Ecco poi nudo il sen già baldanzosa dispiega; ecco poi langue e non par quella, quella non par che desiata inanti fu da mille donzelle e mille amanti.
Page 56 - L'aura, non ch'altro, è de la maga effetto, l'aura che rende gli alberi fioriti: co' fiori eterni eterno il frutto dura, e mentre spunta l'un, l'altro matura. Nel tronco istesso e tra l'istessa foglia sovra il nascente fico invecchia il fico; pendono a un ramo, un con dorata spoglia, l'altro con verde, il novo e '1 pomo antico; lussureggiante serpe alto e germoglia la torta vite...
Page 62 - ... 1 suo infiammato viso fan biancheggiando i bei sudor più vivo: qual raggio in onda, le scintilla un riso ne gli umidi occhi tremulo e lascivo. Sovra lui pende; ed ei nel grembo molle le...
Page 235 - ... l furor del suo signor seconda: raspa, batte, nitrisce e si raggira, gonfia le nari, e fumo e foco spira. 232 xxx Bello in sì bella vista anco è l'orrore, e di mezzo la tema esce il diletto.
Page 6 - Cosi piuma talor che di gentile Amorosa colomba il collo cinge, Mai non si scorge a se stessa simile, Ma in diversi colori al sol si tinge: Or d'accesi rubin sembra un monile; Or di verdi smeraldi il lume finge; Or insieme gli mesce; e varia e vaga In cento modi i riguardanti appaga.
Page 26 - Noi ci allegrammo, e tosto tornò in pianto: che della nova terra un turbo nacque e percosse del legno il primo canto. Tre volte il fé...
Page 61 - De la vita mortale il fiore e '1 verde; Né, perché faccia in dietro aprii ritorno, Si rinfiora ella mai, né si rinverde. Cogliam la rosa in su '1 mattino adorno Di questo dì, che tosto il seren perde; Cogliam d'amor la rosa; amiamo or quando Esser si puote riamato amando.
Page 116 - Signor, non sotto l' ombra in piaggia molle , Tra fonti e fior, tra Ninfe e tra Sirene; Ma in cima all' erto e faticoso colle Della virtù , riposto è il nostro bene. Chi non gela e non suda , e non s' estolle Dalle vie del piacer, là non perviene.
Page 29 - Èrcole i segni Favola vile ai naviganti industri; E i mar riposti, or senza nome, ei regni Ignoti ancor, tra voi saranno illustri. Fia che i più ardito allor di tutti i legni, Quanto circonda il' mar, circondi e lustri, E la terra misuri, immensa mole, Vittorioso, ed emulo del sole.
Page 72 - Qual uom da cupo e grave sonno oppresso dopo vaneggiar lungo in sé riviene, tal ei tornò nel rimirar se stesso, ma se stesso mirar già non sostiene; giù cade il guardo, e timido e dimesso, guardando a terra, la vergogna il tiene.