Il cavalier Giovan Battista Marino 1569-1625 Memoria premiata dall'Accademia pontaniana

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G. M. Priore, 1898 - 391 pages
 

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Popular passages

Page 343 - ... 1 van dolore, ove sia chi per prova intenda amore, spero trovar pietà, non che perdono. Ma ben veggio or sì come al popol tutto favola fui gran tempo, onde sovente di me medesmo meco mi vergogno; e del mio vaneggiar vergogna è '1 frutto, e "1 pentersi, e '1 conoscer chiaramente che quanto piace al mondo è breve sogno.
Page 342 - Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono di quei sospiri ond'io nudriva '1 core in sul mio primo giovenile errore, quand'era in parte altr'uom da quel ch'i' sono, del vario stile in ch'io piango e ragiono fra le vane speranze e '1 van dolore, ove sia chi per prova intenda amore, spero trovar pietà, non che perdono. Ma ben veggio or sì come al popol tutto favola fui gran tempo, onde sovente di me medesmo meco mi vergogno...
Page 123 - ... di non avere un giorno ad entrare in steccato per onore, e morirmi per minchioneria. Le cerimonie ordinarie tra gli amici son tante ei complimenti son tali, che per arrivare a saper fare una riverenza, bisogna andare alla scuola della danza ad imparar le capriole, perché ci va un balletto prima che s
Page 121 - Né più né meno la Francia è tutta piena di ripugnanze e di sproporzioni, le quali però formano una discordia concorde che la conserva. Costumi bizzarri, furie terribili, mutazioni continue, guerre civili perpetue, disordini senza regola, estremi senza mezzo, scompigli, garbugli, disconcerti e confusioni; cose insomma, che la doverebbono distruggere, per miracolo la tengono in piedi.
Page 121 - Parigi, dove, lasciando a voi altri piamontesi il vaire, il neco ed il mi decò 2, mi son dato tutto tutto al linguaggio francioso, del quale però altro sin qui non ho imparato che huy e nani 3; ma né anco questo mi par poco, poiché quanto si può dire al mondo consiste tutto in affirmativa e negativa. Circa il paese, che debbo io dirvi? Vi dirò ch'egli è un mondo.
Page 343 - Egli spera appresso di questo tale di trovar pietà non pure perdono del suo vario stile , nel quale egli ora piange fra il dolor vano ed ora ragiona fra le vane speranze, prendendo il verbo ragionare per cantare ; per lo verbo Intenda notisi che per la perfetta cognizione d...
Page 254 - E quando verrà una volta quell'angelo, che liberò san Pietro in vincoli, a sgangherrare i serragli di questo maledetto graticcio? o ad aprirlo con la clavlcola di Salomone? Mastro Noè, che fu il primo ingeniero che ritrovasse i bucintori...
Page 123 - L'inventor di questi collari ebbe più sottile ingegno di colui che fece il pertugio all'ago. Sono edificati con architettura dorica ed hanno il suo contraforte e '1 rivellino ^ attorno: giusti, tesi, dritti, tirati a livello; ma bisogna far conto di aver la testa dentro un bacino di maiolica e di tener sempre il collo incollato come se fosse di stucco. Calzo certe scarpe che paiono quelle di Enea, secondo che io lo vidi dipinto nelle figure d'un mio Virgilio vecchio in tabellis.
Page 182 - Io pretendo di saper le regole più che non sanno tutti i pedanti insieme; ma la vera regola, cor mio bello, è saper rompere le regole a tempo e luogo, accomodandosi al costume corrente ed al gusto del secolo.
Page 86 - I [FISCHIATA II] In principio il Fattor disse, e fu fatto, e nacquer gli elementi oltre ogni stima, e fu distinto il ciel di clima in clima, la luna e il sol comparvero in un tratto. * Or si trova in Turino un certo matto, che, de la Creazion cantando in rima, torna ogni cosa a quell'esser di prima, e quel che Dio creò, questi ha disfatto.

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