Saggi biografici e critici di Tommaso Babington Macaulay, Volume 3Unione tipografico-editrice, 1862 |
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alcuni allora amici antichi assai avea avesse avrebbe bellezza bill biografici e critici Bunyan buon Burke Camera dei Comuni Camera dei Lordi Cancelliere dello Scacchiere carattere Carlo Carteret ch'egli Chatham Chiesa anglicana Clarendon colla coloro comparare Comus conte di Chatham contea Cromwell d'Inghilterra Dante dell'opposizione diritto disprezzo divenuto egotista eminenti erano eravi Essex eziandio favore fossero furono generale Giacomo giorno governo gran guari guerra Hampden havvi inglese invero lasciò legge letteratura lettere libertà Lord della Tesoreria lotta lungo MACAULAY maggior medesimo membri mente Milton ministro nazione nemici nemmanco nobile nulla nuovo opere opinioni paese palazzo di Westminster parlamentario Parlamento passato pericolo Petrarca Pitt poema poesia poeta politica popolo poscia possiamo poteva principio pubblico puritani quaccheri regno riputazione rivoluzione Roberto Walpole Rockingham Saggi biografici sarebbe scozzese scrittore sembra sentimenti soltanto spirito statista Strafford talenti tiranno trovano umano uomini uomo venne Viaggio del pellegrino Walpole Whig zione
Popular passages
Page 85 - Tu lascerai ogni cosa diletta più caramente; e questo è quello strale che l'arco de lo esilio pria saetta. Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui, e come è duro calle lo scendere e '1 salir per l'altrui scale.
Page 106 - Italia, che suoi guai non par, che senta, Vecchia , oziosa , e lenta . Dormirà sempre, e non fia chi la svegli ? Le man 1
Page 120 - Or, selon mon advis, entre toutes les seigneuries du monde, dont j'ay • connaissance, où la chose publique est mieux traitée, et où règne moins de » violence sur le peuple , et où il n'ya nuls édifices abattus , ny démolis , pour •• guerre, c'est Angleterre; et tombe le sort et le malheur sur ceux qui font >• la guerre.
Page 250 - Those who roused the people to resistance, who directed their measures through a long series of eventful years, who formed out of the most unpromising materials the finest army that Europe had ever seen, who trampled down King, Church, and Aristocracy, who, in the short intervals...
Page 250 - Ecco il fonte del riso, ed ecco il rio Che mortali perigli in se contiene; Hor qui tener a fren nostro desio, Ed esser cauti molto a noi conviene...
Page 120 - ... qu'il est un Dieu, et qu'il est un monde , et ce qu'il doit et peut faire ou laisser. Or, selon mon...
Page 93 - Fiutone danteschi sono (egli diceva) « assolutamente spaventevoli » , e l'uso dei nomi classici nell'Inferno « insinua nella mente un'idea vaga e tremenda di qualche rivelazione misteriosa, anteriore a ogni storia scritta, i cui frammenti dispersi potevano essere stati conservati tra le imposture e le superstizioni di religioni più recenti».
Page 78 - ... alla fisica, metafisica e teologia di Dante, tutte cattive nel loro genere, e alle allegorie, con lo scoprirvi significati che l'autore non vi aveva posti, laddove « le grandi facoltà della sua immaginazione e la forza incomparabile del suo stile, non furono né ammirate né imitate »; e faceva molte osservazioni sul carattere delle metafore e comparazioni, sul finito e determinato e misurato che è nelle figurazioni di Dante, per esempio nel Lucifero, diversamente che nel Milton, e, particolarmente,...
Page 103 - Lo scettro se n'era ito da Roma : ma essa conservava ancora l'influsso più potente di un impero intellettuale e stava allora per conferire la ricompensa più superba di un intellettuale trionfo. All'uomo che aveva esteso il dominio dell'antica lingua...
Page 95 - Procusta; ed i pensieri dell'infelice autore sono alternativamente storpiati e mutilati per adattarli al nuovo ricettacolo. Lo stile di Dante, secco e tuttavia conseguente, soffre più di quello di qualsiasi altro poeta in una versione fatta in istile diffuso, e diviso ni paragrafi (perchè essi non meritano altro- nome) di uguale lunghezza.