Poesie e proseTip. Artaria e Comp, 1840 - 245 pages |
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addio affetto alcun allora Alpinolo amico amore arpa avea avete bella Bogani brilla bujo Bulwer Buonvicino caro ch'io chè Chefren Cheope cielo colla commossa conte Di Mornay conte Emanuele cuore dassare disonorata dolce dolente dolore duol Emanuele Di Mornay Erodoto Eugenio fanciulla fatale felicità figlia fior fratello gherita giammai gioja giorno giovine giovinetta gloria grido guardo insulto intiere invano istante l'alma l'onda labbro lagrime lascia lento lieto Lucerna Luigi xv lungo madama Robert madre mano Margherita Maria Marsiglia mattino melanconica mente mesta mormorò mortale morte nobile notte Novara nuovo occhi padre pallido parla parole passo pensiero pensò petto pianto pietosa Piramidi poesia poeta pose quì raggio rebbe restò rezzo Rienzi riprese ritorna Romanzo sarà seno sente siete signor conte signor Di Mornay sogni Sorbona sorella sorge sorriso sospir sospiro spada speranza suol suono Svizzeri tenera torna tosto triste Tuileries vecchio vedere vivere volte Walter Scott
Popular passages
Page 106 - La tombe dit à la rose : — Des pleurs dont l'aube t'arrose Que fais-tu , fleur des amours ? La rose dit à la tombe : — Que fais-tu de ce qui tombe Dans ton gouffre ouvert toujours ? La rose dit : — Tombeau sombre, De ces pleurs je fais dans l'ombre Un parfum d'ambre et de miel.
Page xxxiii - A lui non ombre pose tra le sue mura la città, lasciva d'evirati cantori allettatrice, non pietra, non parola; e forse l'ossa col mozzo capo gl'insanguina il ladro che lasciò sul patibolo i delitti.
Page xlix - L'erba ov'era Micene, ei sassi ov'Argo: Ma non potrò da men lontani oggetti Trar fuori ancor poetiche scintille? Schiudi al mio detto il core: antica...
Page liii - Avrai sentito 11 Giuramento che già a Torino non ha fatto gran fortuna. Qui però vi ha una mania per tale opera, ed il Teatro è frequentatissimo da una serie infinita di partitanti. Ma io non sono d'accordo coi nostri entusiasmi e non trovo la musica di mio genio. Quell'immenso frastuono, che vi regna dal principio alla fine ; quel continuo concerto delle parti istrumentali, che ammazza e soffoca le voci dei cantanti, quello sfoggio magnifico di scienza e di studio non mi garbano per nulla......
Page 149 - ... guasto. Ahorn, artista di Costanza, ebbe la commissione di riprodurre quel modello in colossali dimensioni, nella facciata di una roccia quasi tagliata a picco ; e la confidenza posta in questo giovine scultore non fu punto delusa, essendo riuscito il suo lavoro degno del genio che lo aveva ideato. Il Icone, ch...
Page 149 - Inferiormente vennero intagliati i nomi di tutti quelli, che restarono vittime della fedeltà in quella fatale giornata , accanto al nome di coloro che, avuta la sorte di sfuggire a quella strage , cooperarono ad innalzare alla memoria de' loro compagni quel grandioso monumento.
Page 147 - I corritoj, le scale, le regie stanze divennero un campo di battaglia, che il valore disputava palmo a palmo a
Page 150 - ... generosi , che consacrarono quel luogo ad onorare una .virtù quasi dimenticata fra gli uomini. Ecco in qual modo ne parla un contemporaneo scrittore francese ne...
Page 146 - Svizzeri, e trattili dalle file, 11 trucidarono sotto gli occhi de' loro compagni. A sì atroce spettacolo, commossi gli ufficiali, comandarono fuoco, ed una scarica generale del battaglione, vendicando quell'infame assassinio, pose tostamente in fugagli aggressori. Questo successo avrebbe forse ancora potuto frenare i rivoltosi, sospendendo gli eccessi di quel...
Page 145 - LUCERNA lìmi il io agosto del 1792, epoca di sangue e di delitti. I faziosi che da lungo tempo inondavano la Francia, raccolti nella capitale, stata gualche mese prima lo spaventoso teatro de' loro disordini, avcano fissato quel giorno, onde portare l'estremo colpo alla vacillante autorità Reale.