Poesie: Precedute da un discorso intorno alla loro legittimitáAllegrini e Mazzoni, 1834 |
Other editions - View all
Common terms and phrases
abbiamo alcun allora altra altre Amore antiche anzi argomento Arrigo assai attribuite autorità avea aver Ballata Beatrice bella buon Canto Canz Canzone certo ch'io chè chiamata cielo Cino citata Codice colle Commedia componimenti conoscere Convito credere cuore d'amore Dante Alighieri dato dice Dionisi dire Divina donna dubbio edizione esso fare femmina Filosofia fiorentino Firenze forma gentile gran Guido guisa Intendi intorno Italia italiana l'Alighieri l'altra lasciato leggersi libro lingua liriche lode luce luogo maggior Mano medesimo mente mezzo morte nome di Dante Nuova occhi opere parlare parole passo patria perciocchè Petrarca piacere Plut poco poema poesia poeta poetico porta possa poteva potrà presente provare pubblicò punto quei Raccolta ragione Rime riportato salute sarà scritto secolo seguito sente Signore Sonetto stampa Stanza stile storia studio Tratt trova vede venuta vero versi virtù Volgare volte Witte
Popular passages
Page cv - Se vuoi campar d' esto loco selvaggio: Chè questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via, Ma tanto lo impedisce, che l' uccide : Ed ha natura si malvagia e ria, Che mai non empie la bramosa voglia, E dopo il pasto ha più fame che pria. Molti son gli animali, a cui s' ammoglia, E più saranno ancora, infin che il veltro Verrà, che la farà morir con doglia.
Page cxxi - Sì che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovil, dov' io dormii agnello Nimico ai lupi, che gli danno guerra ; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò il cappello ; Perocchè nella Fede, che fa conte L' anime a Dio, quivi entra' io, e poi Pietro per lei sì mi girò la fronte.
Page lxvi - Per la mia morte, qual cosa mortale Dovea poi trarre te nel suo disio ? Ben ti dovevi, per lo primo strale Delle cose fallaci, levar suso Diretro a me che non era più tale.
Page cxi - Ch' avrà in te sì benigno riguardo Che del fare e del chieder, tra voi due, Fia primo * quel che tra gli altri è più tardo.
Page cli - Ed egli a me : Se tu segui tua stella, Non puoi fallire a glorioso porto, Se ben m'accorsi nella vita bella.
Page lxv - Come la fronda, che flette la cima Nel transito del vento, e poi si leva, Per la propria virtù, che la sublima: Fec' io in tanto , in quanto ella diceva , Stupendo , e poi mi rifece sicuro Un disio di parlare, ond...
Page lxxi - E da questo immaginare, cominciai ad andare là ov' ella si dimostrava veracemente, cioè nelle Scuole de'Religiosi e alle disputazioni de' filosofanti : sicché in picciol tempo, forse di trenta mesi, cominciai tanto a sentire della sua dolcezza, che il suo amore cacciava e distruggeva ogni altro pensiero.
Page cxxii - Poiché fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gettarmi fuori del suo dolcissimo seno (nel quale nato e nudrito fui fino al colmo della mia vita, e nel quale, con buona pace di quella, desidero con tutto il cuore di riposare l' animo stanco, e terminare il tempo che m...
Page cviii - Li vivi tuoi, e l' un l' altro si rode Di quei che un muro ed una fossa serra. Cerca, misera, intorno dalle prode Le tue marine, e poi ti guarda in seno, Se alcuna parte in te di pace gode. Che val, perchè ti racconciasse il freno Giustiniano, se la sella è vota? Senz' esso fora la vergogna meno. Ahi gente, che dovresti esser devota, E lasciar seder Cesare in la sella, Se bene intendi ciò che Dio ti nota! Guarda com...
Page cviii - Ahi serva Italia, di dolore ostello, Nave senza nocchiero in gran tempesta, Non donna di provincie, ma bordello! Quell...