Vita di Vittorio Alfieri da Asti, scritta da esso. Ed. scolastica con note e commenti per servire anche alla maggiore intelligenza delle opere alfieriane

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G. Barbèra, 1911 - 406 pages
 

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Page 88 - Ma il libro dei libri per me, e che in quell' inverno mi fece veramente trascorrere dell' ore di rapimento e beate, fu Plutarco,2 le vite dei veri grandi. Ed alcune di quelle, come Timoleone, Cesare, Bruto, Pelopida, Catone, ed altre, sino a quattro e cinque volte le rilessi con un tale trasporto di grida, di pianti, e di furori pur anche, che chi fosse stato a sentirmi nella camera vicina mi avrebbe certamente tenuto per impazzato.
Page 3 - L'indole, che io andava intanto manifestando in quei primi anni della nascente ragione, era questa. Taciturno e placido, per lo più ; ma alle volte loquacissimo e vivacissimo; e quasi sempre negli estremi contrarj : ostinato e restìo contro la forza ; pieghevolissimo agli avvisi amorevoli ; rattenuto più che da nessun'altra cosa dal timore d'essere sgridato ; suscettibile di vergognarmi fino all'eccesso, e inflessibile se io veniva preso a ritroso.
Page 173 - ... noi Italiani non avendo altro verso che l'endecasillabo per ogni componimento eroico, bisognava creare una giacitura di parole, un rompere sempre variato di suono, un fraseggiare di brevità e di forza...
Page 101 - Quelle tante galleggianti isolette ' rendevano stranissimo l'aspetto di quell'orrido mare che parca piuttosto una terra scompaginata e disciolta, che non un volume di acque: ma il vento essendo, la Dio mercé, tenuissimo, le percosse di quei tavoloni nella mia barca riuscivano piuttosto carezze che urti; tuttavia la loro gran copia e mobilità spesso li facea da parti opposte incontrarsi davanti alla mia prora, e combaciandosi, tosto ne impedivano il solco; se subito altri ed altri vi concorreano,...
Page 73 - Oltre il teatro, era anche uno de' miei divertimenti in Marsiglia il bagnarmi quasi ogni sera nel mare. Mi era venuto trovato un luoghetto graziosissimo ad una certa punta di terra posta a man dritta fuori del porto, dove sedendomi su la rena con le spalle addossate a uno scoglio ben...
Page xix - Nella città d'Asti in Piemonte, il dì 17 di gennaio dell'anno 1749 ', io nacqui di nobili, agiati, ed onesti parenti. E queste tre loro qualità ho espressamente individuate, ea gran ventura mia le ascrivo per le seguenti ragioni. Il nascere della classe dei nobili...
Page 118 - Cento frati qui finirono a un tratto i lor giorni, mentre si stavano cantando le laudi del Signore nel coro; e questo monistero perdette cencinquanta monache, in meno che non si pronunzia il nome di Dio! Giù di quelle scabre rupi si precipitarono molti atterriti cavalli e muli, altri co' cavalieri o co' cavalcanti sul dorso, e altri coi cocchi e coi calessi pieni della gente che tiravano!
Page 117 - È impossibile dire l'orrenda vista che quelle rovine fanno, e che faranno ancora per forse più d'un secolo, chè un secolo almeno vi vorrà per rimuoverle. Per una strada che è lunga più di tre miglia, e che era la principale della città, non vedi altro che masse immense di calce, di sassi e di mattoni, accumulate dal caso, dalle quali spuntan fuora...
Page 179 - Tasso, e sino ai tre primi canti interi dell'Ariosto; convinto in me stesso, che il giorno verrebbe infallibilmente, in cui tutte quelle forme, frasi, e parole d'altri mi tornerebbero poi fuori dalle cellule di esso miste e immedesimate coi miei propri pensieri ed affetti.
Page 94 - Teresa la genuflessioncella di uso, con una faccia sì servilmente lieta ed adulatoria, ed io giovenilmente plutarchizzando, mi esagerava talmente il vero in astratto, che io non avrei consentito mai di contrarre né amicizia né familiarità con una Musa appigionata o venduta all'autorità despotica da me sì caldamente abborrita.

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