I Poeti della patria: canti italiciG. Rondinella, 1863 - 502 pages |
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affanni alfin Alpi amor antico arde armi Arno AUSONIO Austria barbari bella brando Campidoglio campo canto CARLO DE CRISTOFORIS catene Chè chiome ciel codardo Cosacco crin d'ogni dolce dolor donna dritto duol Ecco EMANUELE CELESIA empie eterno Etna fato ferro figli fior forte fratelli furor gente GIACOMO BATTAGLIA giogo giorno GIROLAMO PRETI giuriam gloria gran grido guardo guerra guerrier indarno invitta ira di Dio Italia l'alma l'aquila l'aure l'ira l'Italia l'onda lagrime libertà libertade lieto Liguria lungo madre magnanimo mille misero mondo morte nemico ognor omai onor oppressa pace padri patria pensier periglio petto piange pianto piè popol primiero prodi pugna regno ruine sacro sangue santo schiere sdegno serba servaggio Signor sorge sospiro Sovra spada speme spirto sposa stranier suol suon superbo sventura terra Teutono tiranni tremenda trombe valor veggio vendetta vinto virtù vittoria volgo
Popular passages
Page 89 - Bella Italia, amate sponde, pur vi torno a riveder! Trema in petto e si confonde l'alma oppressa dal piacer. Volgi l'onda al mar spedita o de' fiumi algoso re: dinne all'Adria che finita la gran lite ancor non è.
Page 115 - Torri degli avi nostri, Ma la gloria non vedo, Non vedo il lauro e il ferro ond'eran carchi I nostri padri antichi. Or fatta inerme, Nuda la fronte e nudo il petto mostri. Oimè quante ferite, Che lividor, che sangue! oh qual ti veggio, Formosissima donna! Io chiedo al ciclo E al mondo: dite dite; Chi la ridusse a tale?
Page 5 - Latin sangue gentile, sgombra da te queste dannose some; non far idolo un nome vano, senza soggetto; che '1 furor de lassù, gente ritrosa,161 vincerne d'intelletto, peccato è nostro e non naturai cosa. Non è questo '1 terren ch'i' toccai pria? non è questo il mio nido, ove nudrito fui sì dolcemente? non è questa la patria in ch'io mi fido, madre benigna e pia, che copre l'un e l'altro mio parente?
Page 3 - 1 Po dove doglioso e grave or seggio. Rettor del ciel, io cheggio Che la pietà che ti condusse in terra, Ti volga al tuo diletto almo paese. Vedi, Signor cortese, Di che lievi cagion...
Page 246 - II segreto dell' alma pudica Le si affaccia sul volto rosato, Ed il premio finora negato La bellezza prepara al valor. Cittadini, posiamo sicuri Sotto l'ombra de' lauri mietuti: Ma coi pugni sui brandi temuti Stiamo in guardia del patrio terren. Nella pace prepara la guerra Chi da saggio previene lo stolto: Ci sorrida la pace sul volto, Ma ci frema la guerra nel sen. Che guardate, gelosi stranieri? Non uscite dai vostri burroni...
Page 9 - 1 monte Tarpeo, canzon, vedrai Un cavalier ch'Italia tutta onora, Pensoso più d'altrui che di se stesso. Digli : un che non ti vide ancor da presso, Se non come per fama uom s'innamora, Dice che Roma ogni ora Con gli occhi di dolor bagnati e molli Ti chier mercé da tutti sette i colli.
Page 6 - n altrui pena Tempo si spende, in qualche atto più degno O di mano o d'ingegno. In qualche bella lode, In qualche onesto studio si converta: Cosi qua giù si gode, E la strada del ciel si trova aperta.
Page 8 - 1 vulgo inerme De la tenera etate, ei vecchi stanchi Ch'hanno sè in odio e la soverchia vita, E i neri fraticelli ei bigi ei bianchi, Coll' altre schiere travagliate e 'nferme, Gridan: 'O signor nostro, aita, aita'; E la povera gente sbigottita Ti scopre le sue piaghe a mille a mille, Ch'Annibale, non ch'altri, farian pio; E se ben guardi a la magion di Dio...
Page 90 - Il giardino di natura, No, pei barbari non è. Bella Italia, amate sponde. Pur vi torno a riveder! Trema in petto e si confonde L'alma oppressa dal piacer. Volgi l'onda al mar spedita, O de...
Page 127 - Perché tutti sul pesto cammino Dalle case, dai campi accorrete? Ognun chiede con ansia al vicino, Che gioconda novella recò? Donde ei venga, infelici, il sapete, E sperate che gioia favelli? I fratelli hanno ucciso i fratelli; Questa orrenda novella vi do. Odo intorno festevoli gridi; S'orna il tempio, e risona del canto; Già s'innalzan dai cori omicidi Grazie ed inni che abbomina il ciel.