Della letteratura italiana dal secolo XIV fino al principio del secolo XIX.Per G. Silvestri, 1820 |
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... venir manco : Indi traendo poi l'antico fianco Per l'estreme giornate di sua vita , Quanto più può col buon voler s'aita , Rotto da gli anni e dal cammino stanco . E viene a Roma seguendo ' l desio Per mirar la sembianza di colui Ch ...
... venir manco : Indi traendo poi l'antico fianco Per l'estreme giornate di sua vita , Quanto più può col buon voler s'aita , Rotto da gli anni e dal cammino stanco . E viene a Roma seguendo ' l desio Per mirar la sembianza di colui Ch ...
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... venir di Grecia tutti i manoscritti greci che si sparsero in Firenze , e che servirono alle lezioni di Leonzio Pilato giacchè l'insegnamento si faceva allora so- prattutto per mezzo della lettura ad alta voce , con de ' comenti ; ed un ...
... venir di Grecia tutti i manoscritti greci che si sparsero in Firenze , e che servirono alle lezioni di Leonzio Pilato giacchè l'insegnamento si faceva allora so- prattutto per mezzo della lettura ad alta voce , con de ' comenti ; ed un ...
Page 195
... favore delle te- nebre . Solo Tancredi la siegue , e poi che sono pervenuti in un luogo solitario , egli disfida quel guerriero sconosciuto , ma degno agli occhi suoi di 196 venir seco al paragone dell ' armi . Questo CAPITOLO V. 195.
... favore delle te- nebre . Solo Tancredi la siegue , e poi che sono pervenuti in un luogo solitario , egli disfida quel guerriero sconosciuto , ma degno agli occhi suoi di 196 venir seco al paragone dell ' armi . Questo CAPITOLO V. 195.
Page 196
Jean-Charles-Léonard Simonde Sismondi. 196 venir seco al paragone dell ' armi . Questo nott combattimento di due amanti che non si conosc è il trionfo del Tasso . Il conflitto stesso è di con una grandezza di poesia inimitabile ( C. st ...
Jean-Charles-Léonard Simonde Sismondi. 196 venir seco al paragone dell ' armi . Questo nott combattimento di due amanti che non si conosc è il trionfo del Tasso . Il conflitto stesso è di con una grandezza di poesia inimitabile ( C. st ...
Page 199
... dimeno , col togliere al generoso Tancredi , infin quasi dalla metà del poema , ogni speranza , ogni scopo per tutta la sua vita , non distrugge l'interesse 200 DELLA LETTERATURA ITALIANA di ciò che dee venir dopo CAPITOLO V1 . 199.
... dimeno , col togliere al generoso Tancredi , infin quasi dalla metà del poema , ogni speranza , ogni scopo per tutta la sua vita , non distrugge l'interesse 200 DELLA LETTERATURA ITALIANA di ciò che dee venir dopo CAPITOLO V1 . 199.
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alcuni allora amore anime Antichi Argante Armida assai avea avventure bella Bernardo Tasso Berni Boccaccio canto canzoni carattere Carlomagno cavalieri celebrità ch'egli cielo Clorinda colla commedie conoscere costumi Cristiani cuore Dante dell'Antichità dell'Ariosto diletto dipignere donne drammatica Duca erano ERMINIA eroi esso fece Ferrara figlio filosofia Firenze Francesco Francesco Berni genere Gerusalemme Gerusalemme liberata gloria Goffredo gran Greci guerrieri gusto inspirazione istoria Italia l'amore l'Ariosto l'istoria latino letteraria LETTERATURA ITALIANA lettere lettori lingua liriche lungo Machiavelli maraviglioso Massinissa medesimo mezzo modello morì morte niun nome Novelle occhi oggidì Orlando Orlando innamorato parecchi parla personaggi Petrarca poema epico poesia poesie liriche poeta poetico popolo principio pure quivi racconto regno rima Rinaldo riputazione romanzi di cavalleria romanzo Sanazzaro scritti secolo XVI sentimento Sismondi SOFONISBA sonetti spirito studio Tancredi Tasso teatro tragedia Trissino trova uomini uomo vede versi vizj zione
Popular passages
Page 58 - ... 1 van dolore, ove sia chi per prova intenda amore, spero trovar pietà, non che perdono. Ma ben veggio or...
Page 13 - E che gente è, che par nel duol sì vinta ? Ed egli a me : Questo misero modo Tengon 1' anime triste di coloro, Che visser senza infamia e senza lodo. Mischiate sono a quel cattivo coro Degli angeli che non furon ribelli, Né fur fedeli a Dio, ma per sé foro. Cacciarli i ciel per non esser men belli, Né lo profondo inferno gli riceve, Che alcuna gloria i rei avrebber d
Page 18 - Ma se a conoscer la prima radice Del nostro amor tu hai cotanto affetto, Farò come colui che piange e dice.
Page 17 - Per aver pace co' seguaci sui. Amor, che al cor gentil ratto s'apprende, Prese costui della bella persona Che mi fu tolta; e il modo ancor m'offende. Amor, che a nullo amato amar perdona, Mi prese del costui piacer si forte, Che, come vedi, ancor non m'abbandona. Amor condusse noi ad una morte: Caina attende chi vita ci spense." Queste parole da lor ci fur porte. Dante Chinai il viso, e tanto il tenni basso, Fin che il poeta mi disse: "Che pense?
Page 39 - Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scender e '1 salir per l'altrui scale. E quel che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle ; Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà contra te ; ma poco appresso Ella, non tu, n
Page 197 - Mentre egli il suon de' sacri detti sciolse, Colei di gioia trasmutossi, e rise : E in atto di morir lieto e vivace, Dir parea ; S' apre il cielo ; io vado in pace. D' un bel pallore ha il bianco volto asperso, Come a...
Page 24 - Lucano ornai là dove tocca del misero Sabello e di Nassidio; e attenda a udir quel ch'or si scocca. Taccia di Cadmo e d'Aretusa Ovidio; che se quello in serpente e quella in fonte converte poetando, io non lo 'nvidio; che due nature mai a fronte a fronte non trasmutò, si ch'amendue le forme a cambiar lor matera fosser pronte.
Page 211 - Penso — risponde — a la città del regno di Giudea antichissima regina, che vinta or cade, e indarno esser sostegno 10 procurai de la fatai ruina, e ch'è poca vendetta al mio disdegno 11 capo tuo che '1 Ciclo or mi destina.
Page 17 - Poi mi rivolsi a loro, e parla' io, e cominciai: " Francesca, i tuoi martiri a lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, a che e come concedette Amore, che conosceste i dubbiosi disiri?
Page 13 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti ed alti guai Risonavan per l'aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d'ira, Voci alte e fioche, e suon di man con elle, Facevano un tumulto, il qual s' aggira Sempre in quell' aria senza tempo tinta, Come la rena quando a turbo spira.