Della letteratura italiana dal secolo XIV fino al principio del secolo XIX.Per G. Silvestri, 1820 |
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... cielo , il il pur- gatorio , l'inferno erano di continuo presenti al- l'immaginazione di tutti i Cristiani : e ' li vedeano cogli occhi della fede , ma li vedeano però sotto` forme materiali ; tanto era lo sforzo con che i dot- tori si ...
... cielo , il il pur- gatorio , l'inferno erano di continuo presenti al- l'immaginazione di tutti i Cristiani : e ' li vedeano cogli occhi della fede , ma li vedeano però sotto` forme materiali ; tanto era lo sforzo con che i dot- tori si ...
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... Benchè la volontà divina gli abbia aperte le porte dell ' in- ferno , e che Virgilio sia l ' apportatore degli ordini del cielo , nondimeno i demonj oppongono sovente la loro profonda malizia alle leggi del destino ; ed CAPITOLO I. 21.
... Benchè la volontà divina gli abbia aperte le porte dell ' in- ferno , e che Virgilio sia l ' apportatore degli ordini del cielo , nondimeno i demonj oppongono sovente la loro profonda malizia alle leggi del destino ; ed CAPITOLO I. 21.
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... cielo , la montagna intera echeggia delle azioni di grazie di tutti gli abitatori del purgatorio . Alla cima è posto il paradiso terrestre , il quale forma quasi come la comunicazione fra la terra ed i cieli . Que- sti poi s'innalzano ...
... cielo , la montagna intera echeggia delle azioni di grazie di tutti gli abitatori del purgatorio . Alla cima è posto il paradiso terrestre , il quale forma quasi come la comunicazione fra la terra ed i cieli . Que- sti poi s'innalzano ...
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... cielo , ove debbono quando che sia pervenire . Gli angeli che vegliano a guar- dia de ' diversi circuiti della montagna , o che , ri- splendenti di luce , gli attraversano per recare gli ordini dell'Altissimo , riconducono da per tutto ...
... cielo , ove debbono quando che sia pervenire . Gli angeli che vegliano a guar- dia de ' diversi circuiti della montagna , o che , ri- splendenti di luce , gli attraversano per recare gli ordini dell'Altissimo , riconducono da per tutto ...
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... cielo incontro a lui quella Beatrice , ch ' egli avea tanto amata ; l'og- getto del suo primo amore è per esso nel medesimo tempo un ministro di grazia e l'organo della divina sapienza tutti i sentimenti più nobili , tutti i tutti i pen ...
... cielo incontro a lui quella Beatrice , ch ' egli avea tanto amata ; l'og- getto del suo primo amore è per esso nel medesimo tempo un ministro di grazia e l'organo della divina sapienza tutti i sentimenti più nobili , tutti i tutti i pen ...
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Popular passages
Page 58 - ... 1 van dolore, ove sia chi per prova intenda amore, spero trovar pietà, non che perdono. Ma ben veggio or...
Page 13 - E che gente è, che par nel duol sì vinta ? Ed egli a me : Questo misero modo Tengon 1' anime triste di coloro, Che visser senza infamia e senza lodo. Mischiate sono a quel cattivo coro Degli angeli che non furon ribelli, Né fur fedeli a Dio, ma per sé foro. Cacciarli i ciel per non esser men belli, Né lo profondo inferno gli riceve, Che alcuna gloria i rei avrebber d
Page 18 - Ma se a conoscer la prima radice Del nostro amor tu hai cotanto affetto, Farò come colui che piange e dice.
Page 17 - Per aver pace co' seguaci sui. Amor, che al cor gentil ratto s'apprende, Prese costui della bella persona Che mi fu tolta; e il modo ancor m'offende. Amor, che a nullo amato amar perdona, Mi prese del costui piacer si forte, Che, come vedi, ancor non m'abbandona. Amor condusse noi ad una morte: Caina attende chi vita ci spense." Queste parole da lor ci fur porte. Dante Chinai il viso, e tanto il tenni basso, Fin che il poeta mi disse: "Che pense?
Page 39 - Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scender e '1 salir per l'altrui scale. E quel che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle ; Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà contra te ; ma poco appresso Ella, non tu, n
Page 197 - Mentre egli il suon de' sacri detti sciolse, Colei di gioia trasmutossi, e rise : E in atto di morir lieto e vivace, Dir parea ; S' apre il cielo ; io vado in pace. D' un bel pallore ha il bianco volto asperso, Come a...
Page 24 - Lucano ornai là dove tocca del misero Sabello e di Nassidio; e attenda a udir quel ch'or si scocca. Taccia di Cadmo e d'Aretusa Ovidio; che se quello in serpente e quella in fonte converte poetando, io non lo 'nvidio; che due nature mai a fronte a fronte non trasmutò, si ch'amendue le forme a cambiar lor matera fosser pronte.
Page 211 - Penso — risponde — a la città del regno di Giudea antichissima regina, che vinta or cade, e indarno esser sostegno 10 procurai de la fatai ruina, e ch'è poca vendetta al mio disdegno 11 capo tuo che '1 Ciclo or mi destina.
Page 17 - Poi mi rivolsi a loro, e parla' io, e cominciai: " Francesca, i tuoi martiri a lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, a che e come concedette Amore, che conosceste i dubbiosi disiri?
Page 13 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti ed alti guai Risonavan per l'aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d'ira, Voci alte e fioche, e suon di man con elle, Facevano un tumulto, il qual s' aggira Sempre in quell' aria senza tempo tinta, Come la rena quando a turbo spira.