Della letteratura italiana dal secolo XIV fino al principio del secolo XIX.Per G. Silvestri, 1820 |
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... ciascuno Gridava : O me Agnel , come ti muti ! Vedi che già non se ' nè due nè uno . Già eran li due capi un divenuti , Quando n'apparver due figure miste In una faccia , ov'erán due perduti . Fêrsi le braccia due di quattro liste ; Le ...
... ciascuno Gridava : O me Agnel , come ti muti ! Vedi che già non se ' nè due nè uno . Già eran li due capi un divenuti , Quando n'apparver due figure miste In una faccia , ov'erán due perduti . Fêrsi le braccia due di quattro liste ; Le ...
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... ciascuno trentatrè can- ti . Dante esce fuori del baratro infernale avvinghian- dosi al corpo di Lucifero ; gira intorno al centro della terra , verso cui gravitano tutti i corpi ; ed allora , rovesciandosi sopra sè medesimo , ivi sorge ...
... ciascuno trentatrè can- ti . Dante esce fuori del baratro infernale avvinghian- dosi al corpo di Lucifero ; gira intorno al centro della terra , verso cui gravitano tutti i corpi ; ed allora , rovesciandosi sopra sè medesimo , ivi sorge ...
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... , era come a dire un arbitro di cui volea ciascuno procacciarsi il suffragio appresso alla posterità . Gl'immensi lavori del Petrarca per la letteratura antica dovrebbero essere il suo più bel titolo di gloria 52 ITALIANA DELLA LETTERATURA.
... , era come a dire un arbitro di cui volea ciascuno procacciarsi il suffragio appresso alla posterità . Gl'immensi lavori del Petrarca per la letteratura antica dovrebbero essere il suo più bel titolo di gloria 52 ITALIANA DELLA LETTERATURA.
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... in Ispagna ; ma sopra una moltitudine d'eguali signo- reggiano , come tre torri , tre uomini maravigliosi , i quali , ciascuno nel suo genere , hanno dato alla t lor lingua un nuovo potere , hanno lasciato de ' CAPITOLO III .
... in Ispagna ; ma sopra una moltitudine d'eguali signo- reggiano , come tre torri , tre uomini maravigliosi , i quali , ciascuno nel suo genere , hanno dato alla t lor lingua un nuovo potere , hanno lasciato de ' CAPITOLO III .
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... ciascuno in ciascun giorno una novella . La società era composta di dieci persone , e quindi le novelle ascendono al numero di cento . La de- scrizione delle deliziose campagne di Firenze , ove s ' erano riparati questi allegri eremiti ...
... ciascuno in ciascun giorno una novella . La società era composta di dieci persone , e quindi le novelle ascendono al numero di cento . La de- scrizione delle deliziose campagne di Firenze , ove s ' erano riparati questi allegri eremiti ...
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Popular passages
Page 58 - ... 1 van dolore, ove sia chi per prova intenda amore, spero trovar pietà, non che perdono. Ma ben veggio or...
Page 13 - E che gente è, che par nel duol sì vinta ? Ed egli a me : Questo misero modo Tengon 1' anime triste di coloro, Che visser senza infamia e senza lodo. Mischiate sono a quel cattivo coro Degli angeli che non furon ribelli, Né fur fedeli a Dio, ma per sé foro. Cacciarli i ciel per non esser men belli, Né lo profondo inferno gli riceve, Che alcuna gloria i rei avrebber d
Page 18 - Ma se a conoscer la prima radice Del nostro amor tu hai cotanto affetto, Farò come colui che piange e dice.
Page 17 - Per aver pace co' seguaci sui. Amor, che al cor gentil ratto s'apprende, Prese costui della bella persona Che mi fu tolta; e il modo ancor m'offende. Amor, che a nullo amato amar perdona, Mi prese del costui piacer si forte, Che, come vedi, ancor non m'abbandona. Amor condusse noi ad una morte: Caina attende chi vita ci spense." Queste parole da lor ci fur porte. Dante Chinai il viso, e tanto il tenni basso, Fin che il poeta mi disse: "Che pense?
Page 39 - Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scender e '1 salir per l'altrui scale. E quel che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle ; Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà contra te ; ma poco appresso Ella, non tu, n
Page 197 - Mentre egli il suon de' sacri detti sciolse, Colei di gioia trasmutossi, e rise : E in atto di morir lieto e vivace, Dir parea ; S' apre il cielo ; io vado in pace. D' un bel pallore ha il bianco volto asperso, Come a...
Page 24 - Lucano ornai là dove tocca del misero Sabello e di Nassidio; e attenda a udir quel ch'or si scocca. Taccia di Cadmo e d'Aretusa Ovidio; che se quello in serpente e quella in fonte converte poetando, io non lo 'nvidio; che due nature mai a fronte a fronte non trasmutò, si ch'amendue le forme a cambiar lor matera fosser pronte.
Page 211 - Penso — risponde — a la città del regno di Giudea antichissima regina, che vinta or cade, e indarno esser sostegno 10 procurai de la fatai ruina, e ch'è poca vendetta al mio disdegno 11 capo tuo che '1 Ciclo or mi destina.
Page 17 - Poi mi rivolsi a loro, e parla' io, e cominciai: " Francesca, i tuoi martiri a lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, a che e come concedette Amore, che conosceste i dubbiosi disiri?
Page 13 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti ed alti guai Risonavan per l'aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d'ira, Voci alte e fioche, e suon di man con elle, Facevano un tumulto, il qual s' aggira Sempre in quell' aria senza tempo tinta, Come la rena quando a turbo spira.