Versi editi ed inediti1863 |
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addosso amico amore anco Anello medio Arlecchini E burattini bambara beato bella bestia Biasceranno birbe birri Bravo brindisi buon cabale canto caro casa cervello Chè ciborio ciel ciuco colla credo Cristo d'amore D'andare desideri Morir vestito diavolo dice dire dolce doventa Ecco ergastoli Esaù eunuco fare fior frati galantuomo gente giorno gira GIUSEPPE GIUSTI gran GRANCHIO Grida insieme nulla istrice itterica l'anima labbro lascia lieto lode lume male mano maschere D'ogni paese mente messo mesto mezzo mille minchion misero mondo morto muso nuovo occhi Ohace pace padrone papa passo Pensa pensiero pianta piè piglia poeta popolo Povera croce ecc prete quaresima quattrini ridere santo Santo dei Santi Sbadiglia sento siamo Signor soave sogni solletica sospirando spia Stenterello suon Teco testa tira tocca torna Travicello vecchio vede VENTOLA virtù Viva Arlecchini Viva la Chiocciola Viva le maschere volgo vuol
Popular passages
Page 109 - ... nchiude, a poco a poco al mio veder si stinse; per che tornar con li occhi a Beatrice nulla vedere ed amor mi costrinse. Se quanto infìno a qui di lei si dice fosse conchiuso tutto in una loda, poco sarebbe a fornir questa vice. La bellezza ch'io vidi si trasmoda non pur di là da noi, ma certo io credo che solo il suo fattor tutta la goda.
Page 110 - O degli altri poeti onore e lume, vagliami il lungo studio e il grande amore, che m' ha fatto cercar lo tuo volume. Tu se...
Page 195 - ... poi, non mandi a quel paese il principale! Gioco che l'hanno in tasca come noi. — Qui, se non fuggo, abbraccio un caporale, colla su' brava mazza di nocciolo, duro e piantato lì come un piolo.
Page 100 - A noi larve d'Italia, Mummie dalla matrice, È becchino la balia, Anzi la levatrice: Con noi sciupa il Priore L'acqua battesimale, E quando si rimuore Ci ruba il funerale. Eccoci qui confitti Coll'effigie d'Adamo ; Si par di carne, e siamo Costole e stinchi ritti.
Page 199 - Se non lo crede, il campanil del duomo è là che parla a chi lo sa capire: a battesimo suoni oa funerale muore un brigante e nasce un liberale.
Page 65 - Quante cadute Si son vedute! Chi perse il credito, Chi perse il fiato, Chi la collottola E chi lo Stato. Ma capolini Cascaron gli asini, Noi valentuomini Siam sempre ritti, Mangiando i frutti Del mal di tutti.
Page 193 - Co' baffi di capecchio e con que' musi, Davanti a Dio diritti come fusi. Mi tenni indietro; chè, piovuto in mezzo Di quella maramaglia, io non lo nego D'aver provato un senso di ribrezzo Che Lei non prova in grazia dell...
Page 195 - A dura vita, a dura disciplina, Muti, derisi, solitari stanno, Strumenti ciechi d'occhiuta rapina Che lor non tocca e che forse non sanno; E quest'odio, che mai non avvicina II popolo lombardo all'alemanno, Giova a chi regna dividendo, e teme Popoli avversi affratellati insieme. Povera gente! lontana da
Page 27 - Parrà cosa incredibile: una volta, non so come, da me presi il galoppo, e corsi tutto il mondo a briglia sciolta; ma camminar volendo un poco troppo, l'equilibrio perduto, il proprio peso in terra mi portò lungo e disteso.
Page 155 - Ciurma sdraiata in vii prosopopea, Che il suo beato non far nulla ostenta, Gabba il salario e vanta la livrea, Sempre sfamata e sempre mal contenta: Dicasterica peste arciplebea, Che ci rode ci guasta ci tormenta E ci dà della polvere negli occhi, Grazie a