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Popular passages

Page 109 - ... nchiude, a poco a poco al mio veder si stinse; per che tornar con li occhi a Beatrice nulla vedere ed amor mi costrinse. Se quanto infìno a qui di lei si dice fosse conchiuso tutto in una loda, poco sarebbe a fornir questa vice. La bellezza ch'io vidi si trasmoda non pur di là da noi, ma certo io credo che solo il suo fattor tutta la goda.
Page 110 - O degli altri poeti onore e lume, vagliami il lungo studio e il grande amore, che m' ha fatto cercar lo tuo volume. Tu se...
Page 195 - ... poi, non mandi a quel paese il principale! Gioco che l'hanno in tasca come noi. — Qui, se non fuggo, abbraccio un caporale, colla su' brava mazza di nocciolo, duro e piantato lì come un piolo.
Page 100 - A noi larve d'Italia, Mummie dalla matrice, È becchino la balia, Anzi la levatrice: Con noi sciupa il Priore L'acqua battesimale, E quando si rimuore Ci ruba il funerale. Eccoci qui confitti Coll'effigie d'Adamo ; Si par di carne, e siamo Costole e stinchi ritti.
Page 199 - Se non lo crede, il campanil del duomo è là che parla a chi lo sa capire: a battesimo suoni oa funerale muore un brigante e nasce un liberale.
Page 65 - Quante cadute Si son vedute! Chi perse il credito, Chi perse il fiato, Chi la collottola E chi lo Stato. Ma capolini Cascaron gli asini, Noi valentuomini Siam sempre ritti, Mangiando i frutti Del mal di tutti.
Page 193 - Co' baffi di capecchio e con que' musi, Davanti a Dio diritti come fusi. Mi tenni indietro; chè, piovuto in mezzo Di quella maramaglia, io non lo nego D'aver provato un senso di ribrezzo Che Lei non prova in grazia dell...
Page 195 - A dura vita, a dura disciplina, Muti, derisi, solitari stanno, Strumenti ciechi d'occhiuta rapina Che lor non tocca e che forse non sanno; E quest'odio, che mai non avvicina II popolo lombardo all'alemanno, Giova a chi regna dividendo, e teme Popoli avversi affratellati insieme. Povera gente! lontana da
Page 27 - Parrà cosa incredibile: una volta, non so come, da me presi il galoppo, e corsi tutto il mondo a briglia sciolta; ma camminar volendo un poco troppo, l'equilibrio perduto, il proprio peso in terra mi portò lungo e disteso.
Page 155 - Ciurma sdraiata in vii prosopopea, Che il suo beato non far nulla ostenta, Gabba il salario e vanta la livrea, Sempre sfamata e sempre mal contenta: Dicasterica peste arciplebea, Che ci rode ci guasta ci tormenta E ci dà della polvere negli occhi, Grazie a

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