Atti, Volume 9

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Page 10 - Fuor delle braccia del suo dolce amico : Di gemme la sua fronte era lucente, Poste in figura del freddo animale, Che con la coda percuote la gente : E la notte de...
Page 16 - SECONDO (Vers. ià era il sole all' orizzonte giunto, Lo cui meridian cerchio coverchia Jerusalem col suo più alto punto: E la notte che opposita a lui cerchia, Uscìa di Gange fuor colle bilance, Che le caggion di man quando soverchia; Sì che le bianche e le vermiglie guance, Là dove io era, della bella Aurora, Per troppa etate divenivan rance.
Page 8 - Titone antico già s'imbiancava al balco d'oriente, fuor delle braccia del suo dolce amico; di gemme la sua fronte era lucente, poste in figura del freddo animale che con la coda percuote la gente; e la notte de...
Page 174 - Purché paghino il pedaggio, Solamente gli asini. Ma quel matto di Granduca Di tener la gente ciuca Non conosce il bandolo. Qualche birba lo consiglia ; O il mestare è di famiglia Vizio ereditario. Guardi me che so il mestiere, E che faccio il mio dovere Propagando gli ebeti. Per antidoto al progresso, Al mio popolo ho concesso Di non saper leggere. Educato all' ignoranza, Serva, paghi, e me n
Page 168 - ... omnium longitudinum et brevitatum in sonis sicut acutarum graviumque vocum iudicium ipsa natura in auribus nostris collocavit.
Page 101 - Paolina. .Essa m' inspirò i pensieri che io manifestai nella vita che le precede. Essa mi aiutò a correggere, anzi corresse le bozze. Essa mi aiutò, insino a disputare col revisore, canonico Bini, ed a persuadergli, col solo rimedio di qualche nota, di lasciare intatta la parola del grande scrittore. Ci recavamo, quasi sempre insieme, al palazzo Strozzi, e parmi ancora...
Page 101 - E chi balbettò ch'io aveva male ordinato quegli scritti, non seppe quel che si disse. Preparati i due volumi, cominciò un fiero combattimento. Tre volte fu mestieri di recarsi in Firenze; tre volte disputare più mesi acciocché si ottenesse una patente di passaggio; ed altrettante, acciocché, poi, la gita non...
Page 48 - barbarie degli oppressori, ove non si « -trova la virtù che per vederla infelice, « nè si rinviene il sapere che pauroso e « nei chiostri, le arti ci si porgono belle « di civiltà e di perfezionamento, e sem« bra loro affidato il ministero di conso « lare l'umanità npi suoi acerbi e lunghi
Page 42 - . E le ragioni più stringenti sulla italianità dei musaici siciliani, ce le dice un altro scrittore francese, M. de Saint Laurent (1): « II est « hors de doute, aujourd'hui, qu'on ne peut admettre, sans restric...
Page 50 - VARIOQUE DECORE ORNAT MAGNIFICAT IN SALVATORIS HONORE. ERGO STRUCTORI TANTO SALVATOR ADESTO UT SIBI SUBMISSOS CONSERVET CORDE MODESTO. Anno ab incarnatione domini millesimo centesimo XLVIII IndictioneXI,annoV, RegniejusXVIII, Hoc opus musei factum est.

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