Memorie dei più insigni pittori, scultori e architetti domenicani, Volume 1

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F. Le Monnier, 1854 - 830 pages
 

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Page 123 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti ed alti guai Risonavan per l'aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d'ira, Voci alte e fioche, e suon di man con elle, Facevano un tumulto, il qual s' aggira Sempre in quell' aria senza tempo tinta, Come la rena quando a turbo spira.
Page 132 - l ponte alla Carraia , e d' intorno all' Arno; e ordinarono in Arno sopra barche e navicelle palchi, e fecionvi la simiglianza e figura dello 'nferno con fuochi e altre pene e martorii, con uomini contraffatti a demonia orribili a vedere, e altri i quali aveano figure d'anime ignude, che pareano persone, e mettevangli in quegli diversi tormenti con grandissime grida, e strida, e tempesta, la quale parea odiosa...
Page 305 - Padre in tutte l'opere e ragionamenti suoi umilissimo e modesto ; e nelle sue pitture facile e devoto ; ed i santi che egli dipinse hanno più aria e somiglianza di santi, che quelli di qualunque altro. Aveva per costume non ritoccare nè racconciare mai alcuna sua dipintura, ma lasciarle sempre in quel modo che erano venute la prima volta, per credere , secondo ch' egli diceva , che così fusse la volontà di Dio.
Page 281 - Cocito tutto s' aggelava : Con sei occhi piangeva, e per tre menti Gocciava il pianto e sanguinosa bava. Da ogni bocca dirompea coi denti Un peccatore, a guisa di maciulla, Sì che tre ne facea così dolenti. A quel dinanzi il mordere era nulla, Verso il graffiar, che tal volta la schiena Rimanea della pelle tutta brulla.
Page 305 - Si esercitò continuamente nella pittura, né mai volle lavorare altre cose che per i Santi. Potette esser ricco e non se ne curò, anzi usava dire che la vera ricchezza non è altro che contentarsi del poco. Potette comandare a molti e non volle, dicendo esser men fatica e manco errore ubbidire altrui. Fu in suo arbitrio avere dignità ne...
Page 306 - Dicono alcuni che Fra' Giovanni non arebbe messo mano ai pennelli, se prima non avesse fatto orazione. Non fece mai Crocifisso, che non si bagnasse le gote di lacrime, onde si conosce nei volti e nell'attitudini delle sue figure la bontà del sincero e grande animo suo nella religione cristiana.
Page 260 - Perch' egli è quegli che portò la palma Giuso a Maria, quando il Figliuol di Dio Carcar si volse della nostra salma. Ma vienne omai con gli occhi, sì com' io Andrò parlando, e nota i gran patrici Di questo imperio giustissimo e pio.
Page 379 - Rispetti e Canzone e vanità, ma Laudi e Canti spirituali, che a quel tempo in gran copia si componevano, cantando alle volte insieme a vicenda da ogni banda della via, come usano i frati in coro, mentre lavoravano in somma letizia a (2).
Page 131 - Niccolò cardinale, della terra di Prato, era frate predicatore, molto savio di Scrittura e di senno naturale, sottile e sagace e avveduto e grande pratico, e di progenia de...
Page 230 - Angeli e in fra una moltitudine infinita di Santi e Sante, tanti in numero, tanto ben fatti , e con sì varie attitudini e diverse arie di teste, che incredibile piacere e dolcezza si sente in guardarle , anzi pare che...

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