Codice diplomatico longobardo dal DLXVIII al DCCLXXIV: con note storiche, Volume 5

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Stamperia reale, 1855
 

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Popular passages

Page 38 - Aquila che lasciò le penne al Carro, Perchè divenne mostro e poscia preda; Ch' io veggio certamente, e però il narro, 40 A darne tempo già stelle propinque, Sicuro d'ogni intoppo e d'ogni sbarro; Nel quale un Cinquecento Dieci e Cinque, Messo di Dio, anciderà la fuia, E quel Gigante che con lei delinque. 45 E forse che la mia narrazion buia, Qual Temi e Sfinge, men ti persuade, Perch...
Page 151 - ... agnello, nimico ai lupi che gli danno guerra; con altra voce ornai, con altro vello ritornerò poeta; ed in sul fonte del mio battesmo prenderò '1 cappello; però che ne la fede, che fa conte l'anime a Dio, quivi intra' io, e poi Pietro per lei sì mi girò la fronte. Indi si mosse un lume verso noi di quella spera ond'uscì la primizia che lasciò Cristo de...
Page 96 - Quaggiù, dove l' affetto nostro langue, Mirabil cosa non mi sarà mai : Che là, dove appetito non si torce, Dico nel Cielo , io me ne gloriai. Ben se...
Page 35 - Adice richiude, né per esser battuta ancor si pente ; ma tosto fia che Padova al palude cangerà l'acqua che Vicenza bagna, per essere al dover le genti crude...
Page 139 - In, non curar d' argento né d' affanni. E veramente chi più ricco di Cane Scaligero e più infaticabile? Ma non per questo egli era un Capitano, ed un guidatore d' eserciti contro possente inimico in campo aperto.
Page 12 - Ma perché l'occhio cupido e vagante a me rivolse, quel feroce drudo la flagellò dal capo infin le piante; poi, di sospetto pieno e d'ira crudo, disciolse il mostro, e trassel per la selva, tanto che sol di lei mi fece scudo a la puttana ea la nova belva.
Page 151 - Se mai continga che il poema sacro... Vinca la crudeltà che fuor mi serra Del bello ovile, ov'io dormii agnello Nimico ai lupi che gli danno guerra...
Page 117 - O montanina mia canzon, tu vai : forse vedrai Fiorenza, la mia terra, che fuor di sé mi serra, vota d'amore e nuda di pietate ; se dentro v'entri, va...
Page 180 - Che l' una parte e l' altra avranno fame Di te ; ma lungi fia del becco l
Page 140 - Che, se la voce tua sarà molesta nel primo gusto, vital nutrimento lascerà poi, quando sarà digesta. Questo tuo grido farà come vento che le più alte cime più percuote; e ciò non fa d'onor poco argomento.

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