Scritti e discorsi letterariG.C. Sansoni, 1921 - 416 pages |
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Popular passages
Page 103 - O frati, dissi, che per cento milia Perigli siete giunti all'occidente, A questa tanto picciola vigilia De' vostri sensi, ch'è del rimanente, Non vogliate negar l'esperienza, Diretro al sol, del mondo senza gente. Considerate la vostra semenza : Fatti non foste a viver come bruti, Ma per seguir virtute e conoscenza. Li miei compagni fec...
Page 99 - Lo maggior corno della fiamma antica Cominciò a crollarsi mormorando, Pur come quella cui vento affatica. Indi la cima qua e là menando, Come fosse la lingua che parlasse, Gittò voce di fuori, e disse : Quando Mi diparti...
Page 244 - Perfetta vita e alto merlo inciela donna più su », mi disse, « a la cui norma nel vostro mondo giù si veste e vela, perché fino al morir si vegghi e dorma con quello sposo ch'ogni vóto accetta che cariiate a suo piacer conforma.
Page 108 - Che dalla nuova terra un turbo nacque, E percosse del legno il primo canto. Tre volte il fe' girar con tutte l' acque; Alla quarta levar la poppa in suso, E la prora ire in giù , com' altrui piacque, Infin che
Page 238 - Quali per vetri trasparenti e tersi , O ver per acque nitide e tranquille, Non si profonde che i fondi sien persi , Tornan de...
Page 242 - Frate, la nostra volontà quieta Virtù di carità, che fa volerne Sol quel ch'avemo, e d'altro non ci asseta. Se disiassimo esser più superne, Foran discordi gli nostri disiri Dal voler di Colui, che qui ne cerne : Che vedrai non capere in questi giri, S...
Page 66 - Perocch' io sono il suo fedel Bernardo. Quale è colui , che forse di Croazia Viene a veder la Veronica nostra , \ Che per l' antica fama non si sazia , Ma dice nel pensier, fin che si mostra : Signor mio, GESÙ' CRISTO, Dio verace, Or fu sì fatta la sembianza vostra...
Page 109 - Unam, quae Lycios fidumque vehebat Oronten, Ipsius ante oculos ingens a vertice pontus In puppim ferit: excutitur pronusque magister 115 Volvitur in caput ; ast illam ter fluctus ibidem Torquet agens circum, et rapidus vorat aequore vortex.
Page 407 - Vedi che sdegna li argomenti umani, sì che remo non vuoi né altro velo che l'ali sue tra liti sì lontani. Vedi come l'ha dritte verso il ciclo, trattando l'aere con l'eterne penne, che non si mutan come mortai pelo...
Page 85 - Allor mi dolsi, e ora mi ridoglio, quando drizzo la mente a ciò ch'io vidi; e più lo 'ngegno affreno ch'i' non soglio, perché non corra che virtù noi guidi; sì che, se stella bona o miglior cosa m'ha dato il ben, ch'io stessi noi m'invidi.