Scritti editi ed inediti, Volume 25

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Cooperativa tipografico-editrice P. Galeati, 1916
 

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Popular passages

Page 111 - ... tempi di crisi, e dall'ospedale o daU'workhouse nella vecchiaia. Gli operai sono lasciati senza riparo, dacché le coalizioni, anche negli Stati mezzo-liberi, sono punite, all'arbitrio di chi li impiega e alle diminuzioni dei salari provocate dagli effetti della concorrenza crescente. Gli operai sono continuamente esposti alla mancanza assoluta di lavoro, cioè alla fame, per le frequenti crisi commerciali che l'assenza di direzione generale all'attività industriale fa inevitabili. Gli operai...
Page 6 - ... loro bisogni, pesa quasi esclusivamente, con un sistema d'imposte indirette ingiusto, enorme, funesto al consumo e quindi alla produzione, su quelle classi appunto alle quali la costituzione attuale del lavoro e della mercede impedisce d'accrescere indefinitamente il proprio guadagno. Tra i limiti inesorabili del salario e la cifra crescente dei dazi di consumo, l'operaio percorre, senza diritti e senza speranza, una via di stenti e d'inquietudini nei due terzi della sua vita per ramingare, mendicando,...
Page 53 - Patria, che noi non possiamo dimenticar senza colpa. La Patria è la nostra casa: la casa che Dio ci ha data, ponendovi dentro una numerosa famiglia, che ci ama e che noi amiamo naturalmente, colla quale noi possiamo intenderci meglio e più rapidamente che non con altri...
Page 13 - Perché mai le classi educate provvederebbero a' vostri guai, quando voi neppur li esprimete? I grandi cangiamenti hanno luogo solamente quando sono apertamente desiderati. E voi non avete diritto alcuno a miglioramenti, finché state inerti, perché ogni premio è corrispondente al lavoro; anzi, per la vostra inerzia, tutti i tentativi di miglioramento in Italia tornarono, e torneranno sempre in peggio per voi. I tentativi di rivoluzione del 1821, del 1831, e di tutti i tempi, aggravarono più che...
Page 53 - Mentite; non esiste un'Italia" ? E se pur hanno sentito talora questa vergogna, non hanno sentito nello stesso tempo un istinto, una voce interna, che dicea loro: "Bisognerebbe operare a cancellarla, a levarsi questa macchia di sulla fronte, a farsi cittadini d'una nazione, a conquistarsi una patria" ? E se udirono quella voce, perché non hanno operato, perché non operano oggi con noi a seconda? Perché invece di tentare di crearsi una patria ed un nome, lavorano a conquistare miglioramenti a popoli...
Page 7 - ... si crede condannato ad una debolezza perpetua; non sa che Dio gli ha dato ventidue milioni di fratelli con tendenze e bisogni conformi, non sa che basterebbe una concordia di voleri, un'intelligenza comune a rovesciare tutti gli ostacoli che s'oppongono al miglioramento. Nei paesi citati, l'operaio legge, ha corsi, libri, giornali scritti unicamente per lui, sviluppa grado a grado, per quanto il brevissimo tempo che gli avanza dal suo lavoro gli da, le proprie facoltà intellettuali e morali;...
Page 19 - ... viaggiano o soggiornano all'estero; lo seguiranno generalmente in Italia, se i casi d'Europa porteranno mai un esercito straniero con una bandiera di rivoluzione oltre l'Alpi: vergogna e rovina al nostro paese; vergogna, perché l'Indipendenza che voi vorrete allora fondare, diventerà dipendenza dallo straniero liberatore - rovina, perché tra molti operai degli altri paesi prevalgono pur troppo, per errore o passione dei capi, sistemi di comunione dei beni, d'owenismo,1 di leggi agrarie, d'abolizione...
Page 55 - Italiani, così che il sangue che verserete frutti onore ed amore, non a voi solamente, ma alla vostra Patria. E italiano sia il pensiero continuo dell'anime vostre: italiani siano gli atti della vostra vita: italiani i segni sotto i quali v'ordinate a lavorare per l'umanità. Avrete più caldo l'affetto de...
Page 112 - ... suoi benefizi. A condizioni siffatte i rimedi meramente politici non bastano : e nondimeno, le rivoluzioni saranno sempre meramente politiche finché saranno fidate all'impulso unico dell'altre classi. Le loro condizioni sono radicalmente diverse : perché faticherebbero a provvedere a bisogni ch'essi non provano e che non hanno espressione collettiva da chi li prova? E chi mai se non chi li prova può esprimerli efficacemente? Quando in Francia una legge sui zuccheri ferisce gl'interessi commerciali,...
Page 106 - La parola operaio non ha per noi alcuna indicazione di classe nel significato comunemente annesso al vocabolo: non rappresenta inferiorità o superiorità nella scala sociale: esprime un ramo d'occupazione speciale, un genere di lavoro, un'applicazione determinata dell'attività umana, una certa funzione della società: non altro. Diciamo operaio come diciamo avvocato, mercante, chirurgo, ingegnere.

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