Di Publio Virgilio Marone saggio per storia patria, Volume 14 |
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Page 22 - Hos ego versiculos feci, tulit alter honores : Sic vos non vobis nidificatis aves ; Sic vos non vobis vellera fertis oves ; Sic vos non vobis mellificatis apes ; Sic vos non vobis fertis aratra boves.
Page 32 - Se vuoi campar d' esto loco selvaggio: Chè questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via, Ma tanto lo impedisce, che l' uccide : Ed ha natura si malvagia e ria, Che mai non empie la bramosa voglia, E dopo il pasto ha più fame che pria. Molti son gli animali, a cui s' ammoglia, E più saranno ancora, infin che il veltro Verrà, che la farà morir con doglia.
Page 32 - Ond' io per lo tuo me' penso e discerno, Che tu mi segui, ed io sarò tua guida, E trarrotti di qui per luogo eterno...
Page 32 - O mente, che scrivesti ciò ch' io vidi, Qui si parrà la tua nobilitate ! Io cominciai : Poeta, che mi guidi, 10 Guarda la mia virtù, s' ella è possente, Prima che all' alto passo tu mi fidi. Tu dici, che di Silvio lo parente, Corruttibile ancora, ad immortale Secolo andò, e fu sensibilmente. 15 Però, se l' Avversario d' ogni male Cortese i fu, pensando l' alto effetto, Ch' uscir dovea di lui, e il chi, e il quale, Non pare indegno ad uomo d' intelletto ; Ch' ei fu deli' alma Roma e di suo Impero...
Page 33 - ... cominciai come persona franca: «Oh pietosa colei che mi soccorse! e te cortese ch'ubidisti tosto alle vere parole che ti porse! Tu m'hai con disiderio il cor disposto sì al venir con le parole tue, ch'i' son tornato nel primo proposto.
Page 32 - 1 mio autore; tu se' solo colui da cu' io tolsi lo bello stilo che m'ha fatto onore. Vedi la bestia per cu...
Page 33 - Si mosse, e venne al loco dove io era, Che mi sedea con l' antica Rachele. Disse : Beatrice, loda di Dio vera, Chè non soccorri quei che t'amò tanto, Che uscio per te della volgare schiera ? Non odi tu la pieta del suo pianto, Non vedi tu la morte che il combatte Su la fiumana ove il mar non ha vanto...
Page 59 - Aonio rediens deducam vertice Musas; primus Idumaeas referam tibi, Mantua, palmas, et viridi in campo templum de marmore ponam propter aquam, tardis ingens ubi flexibus errat Mincius et tenera praetexit harundine ripas.
Page 33 - Donna m'apparve, sotto verde manto, Vestita di color di fiamma viva. E lo spirito mio, che già cotanto Tempo era stato ch'alia sua presenza Non era di stupor, tremando, affranto, Senza degli occhi aver più conoscenza, Per occulta virtù, che da lei mosse, D'antico amor sentì la gran potenza.
Page 32 - O anima cortese Mantovana, Di cui la fama ancor nel mondo dura, E durerà quanto il mondo lontana...