Prose fiorentine, raccolte dallo Smarrito accademico della Crusca. 4 pt. [in 20 vols.].1735 |
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Accademici ajuto alcuni altrui animi appreffo aveffe bafta bifogno buon cafa celefte chè ciafcuno Cicalata Cielo cofe coftumi colla conferva confiderando configlio conofcere cotanto Criftiana Crifto Declamazioni defiderio dice difcorfo diffe dimoftrò dire diverfe divina effa effe effendo effer effi effo facre faggio falute fangue fapere fapienza fave favella fcienze fe fteffo fecoli feguendo fempre fentimento fenza fervi ficcome ficuro figliuoli fignificato filofofia fimili foffe foffero folo fomma fono fopra forfe fotto fpeffo fperanza fpirito fplendore ftare ftato ftima ftudio fublime generofa giufto gloria gloriofo grandiffimo guifa illuftri infegna infieme Ipocondria lafciò lodi maggior maraviglia maravigliofa medefimo menfa mente miferia moffo moftra mondo niuno nobili nobiliffima noftro noſtra paffato palefi penfiero perciocchè perfone pofcia pofe poffa prefente pregio Principe Profe Fior pure quafi quefto queſta ragione refta ſenza Sereniffima Signori uomini vedere verfo virtù virtuofi vizj voftra
Popular passages
Page 16 - Cemento porgeva alle dame e a' cavalieri il cartello, ovvero l'argomento della invenzione, la cui introduzione conteneva le lodi della favella nell'uomo, privilegio negato a tolti gli altri animali, affermando comodissima cosa la libertà del parlare, del cicalare e del chiacchierare e del berlingare e del dir fandonie a libito di ciascuno. E questo cartello, per essere stato veduto il dì innanzi da alcuni scolari, vi ebbero...
Page 70 - Ella oggimai la tua potenza, e il tuo amore, quant' egli è^, con più ragionevol misura estimando, pur s' accorge alla fine, che chi non t* elegge per guida, o non conosce il pericolo, o il precipizio non cura. E ben vorrebb' ella, che le tue lodi risonassero questa sera sulla mia lingua più altamente, che elle non fanno.
Page 101 - Danzica con poche forze ; d'avere investito della Prussia il marchese di Brandemburgo ; d'aver preso moglie vecchia; e di non aver mai prima mangiato granelli. E poi, quando gli ebbe mangiati, di tre cose si dilettava: di musica, di granelli e di spade incavate ; onde per resarcire a...
Page 29 - Urbanità vere, perchè son mediche dell' Urbanità, che riprendendo 1 vizj della città in genere, son cosa utilissima e meritan guiderdone e non flagello, come talvolta è avvenuto. L...
Page 17 - ... che a benefizio del mondo, ci averebbono nella matura età i frutti arrecati, di quelli ci dobbiamo appagare , e dolerci , che dall...
Page 72 - Battista , uomo , non pur grande, ma ammirabile , ea cui lodare , non pur le mie deboli forze , ma quelle eziandio di qualsisia più forbito, e più eccellente oratore non vagliono in alcun modo : mentre vorrei pur tacere , e dall' altra parte accoppiar non pr»so ubbidienza , e silenzio , due cose diversissime son forzato a congiungele, temerità , e timore.
Page 40 - Cosi rubate me, iodri ribaldi. slata mia visione; perchè, se andiamo considerando alla stagione, nella quale questa mi s'offerse, pane impepato e pan balestrone più conforme di vero sarebbe stato. De' berlingozzi, non dico; conciossiacosachè quelli più per avventura si costumino di arrecare al carnovale che ad altro tempo. E quindi è, che berlingozzi da...
Page 45 - E nell' ofiervazioni era tanto accorto , e diligente , che di là dal Capo di Buona Speranza avanti ad alcun altro conoscendo dal color diverfo nell...
Page 24 - I' andare in trampoli, un paio altifsimi fé gliene meflbno a' piedi. Sopra la tefta portava per acconciatura la figura di uno Atlante reggente il Ciclo, e I...
Page 97 - Così m' aiutino, diceva Plauto, gli Dei minuti, grandi e padellai: e credo che quel padellai...