Tragedie e canticheGiovani Silvestri, 1838 |
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abborre Adel Adel mori Adello alfin alma Almanzor amor anco appo Azar Berengario braccia brama brando Burgundi cavaliero ch'io colpa Consol creder d'amore D'Evrardo delitto detti dolce donna dritto duol Eleaz ELEAZARO Eloisa Empio Ester Eufemio EUFEMIO DI MESSINA Evrardo fero ferro figlia fôra Franc Francesca fratello fugge furor genitor Ghibellini Gian gioja giorni Giulio giuro gloria grido guardo Guelfo guerriero Guid Iddio Igin infame infelice Jefte l'ami lagrime Lanc LANCIOTTO Lodovica lungo m'ami madre Maometto Messina misero morir mortal morte niun Oh Ciel oltraggio orrendo padre Paol parla patria Pellico perdona piange pianto pietà popolo prence pria prodi Roberta Roffr Roffredo Rosilde sacro Saluzzo sangue santa Saracini Scellerata SCENA scerne sciagura sclama sdegno serba Signor SILVIO PELLICO sovra speme spirto sposo Tancreda Teod Teodomiro tremo Valafrido veggio virtù
Popular passages
Page 43 - Cui sacro sia de' cittadini il sangue? Per te, per te, che cittadini hai prodi, Italia mia. combatterò, se oltraggio Ti muoverà la invidia. E il più gentile Terren non sei di quanti scalda il sole? D'ogni bell'arte non sei madre, o Italia? Polve d'eroi non è la polve tua? Agli avi miei tu valor desti e seggio E tutto quanto ho di più caro alberghi ? LANCIOTTO Vederti, udirti, e non amarti...
Page 54 - Il piede Dalle virginee tue stanze volgevi Al secreto giardino. E presso al lago, In mezzo ai fior prosteso, io sospirando Le tue stanze guardava; e al venir tuo Tremando sorsi. — Sopra un libro attenti Non mi vedeano gli occhi tuoi ; sul libro Ti cadeva una lagrima... Commosso Mi t'accostai. Perplessi eran miei detti. Perplessi pure erano i tuoi. Quel libro Mi porgesti e leggemmo. Insiem leggemmo « Di Lancillotto come amor lo strinse. « Soli eravamo e senza alcun sospetto...
Page 54 - E presso al lago 125 in mezzo ai fior prosteso, io sospirando le tue stanze guardava; e al venir tuo tremando sorsi. — Sopra un libro attenti non mi vedeano gli occhi tuoi; sul libro ti cadeva una lagrima. . . Commosso 130 mi t'accostai.
Page 52 - Ov'è mio padre? Almen da lui sapessi Se ancor qui alberga... il mio... cognato! — Io queste Mura avrò care sempre . .. Ah, sì, lo spirto Esalerò su questo sacro suolo Ch'egli asperse di pianto!... Empia, discaccia Sì rei pensieri ; io son moglie !... PAOLO. — Favella Seco medesma e geme. FRANO. Ah, questo loco Lasciar io deggio ; di lui pieno è troppo ! Al domestico aitar ritrarmi io deggio... E giorno e notte innanzi a Dio prostrata, Chieder mercè de...