Il conte Ugolino tragedia

Front Cover
Tipografia Chirio e Mina, 1835 - 234 pages
 

Selected pages

Other editions - View all

Common terms and phrases

Popular passages

Page 33 - Come un poco di raggio si fu messo " Nel doloroso carcere, ed io scorsi Per quattro visi il mio aspetto stesso, Ambo le mani per dolor mi morsi;
Page 31 - Che per l'effetto de' suoi ma' pensieri, Fidandomi di lui, io fossi preso E poscia morto, dir non è mestieri. Però quel che non puoi avere inteso, Cioè come la morte mia fu cruda, Udirai, e saprai se m'ha offeso.
Page 48 - 1 dolor potè '1 digiuno: cioè : Dopo essere io sopravvissuto tre giorni a' miei figli} d°P° averli per tutto quello spazio di tempo pietosamente chiamati, brancolando già cieco sovra i loro cadaveri, finalmente, più che la forza del dolore e del furore a tenermi vivo, fu potente la forza della fame a darmi la morte.
Page 49 - 1 Trentino pastore e quel di Brescia e '1 Veronese segnar poria, se fesse quel cammino.
Page 232 - E disser : Padre, assai ci fia men doglia, Se tu mangi di noi : tu ne vestisti Queste misere carni, e tu le spoglia.
Page 32 - Ch' eran con meco, e dimandar del pane. Ben se' crudel, se tu già non ti duoli, Pensando ciò eh' al mio cuor s'annunziava, E se non piangi, di che pianger suoli ? Già eram desti, e l'ora s'appressava, Che '1 cibo ne soleva essere addotto, E per suo sogno ciascun dubitava, Ed io senti' chiavar l'uscio di sotto AH' orribile torre ; ond' io guardai Nel viso a' miei figliuoi, senza far motto.
Page 32 - M' avea mostrato per lo suo forame Più lune già, quand io feci il mal sonno, Che del futuro mi squarciò il velame. Questi pareva a me maestro e donno, Cacciando il lupo ei lupicini al monte, Per che i Pisan veder Lucca non ponno. Con cagne magre, studiose e conte, Gualandi con Sismondi e con Lanfranchi S' avea messi dinanzi dalla fronte.
Page 33 - Quivi morì ; e, come tu mi vedi, Vid' io cascar li tre ad uno ad uno Tra '1 quinto dì e '1 sesto ; ond...
Page 46 - ... era loro imposta, che ne aveano pagate tre altre imposte. E fu dicto al Conte Ugolino da Neze a Marti che se non pagasse, u pagasse, era dicto che dovesseno morire. E quando lo Conte Guido giunse in Pisa, già erano morti lo Conte Gaddo, e Uguccione di fame ; e li autri tre morinno quella...
Page 31 - I' non so chi tu sie, nè per che modo Venuto se' quaggiù; ma Fiorentino Mi sembri veramente, quand' i' t

Bibliographic information