La divina commediaF. Le Monnier, 1849 - 793 pages |
Other editions - View all
Common terms and phrases
alcun altra amore anime antichi Arno avea beati Beatrice Benvenuto da Imola bolgia buon Cacciaguida cammino Canto Capaneo Carlo Carlo Martello cerchio ch'è ch'io Chè chiama Chiesa ciascun cielo colla colui corpo Costr cotal credo Dante detto dice dimanda dire disio Divina Commedia dolce donna Duca empireo erano esso eterna Eunoè Ezzelino fece figlio figliuolo fiume fuoco gente Gesù Cristo Ghibellini giro giustizia gran grida Guelfi Inferno Intendi intorno l'altro l'anima l'uno legge letizia luce lume luogo Maestro maraviglia mente mondo monte morte mostra natura occhi padre parea parlare parole passo perciocchè perocchè pianta Piccarda piè poco Poeta Poscia pria Purgatorio quinci quivi raggio ragione salire santo senso settimo cerchio significare sovra spiriti stelle Tebe terra tosto tristo uomo veder Vedi veggio venire verso vidi Virgilio virtù viso vista viva vizj voglia volge volse vuol zione
Popular passages
Page 25 - Di qua, di là, di giù, di su gli mena : Nulla speranza gli conforta mai, Non che di posa, ma di minor pena. E come i gru van cantando lor lai, Facendo in aer di sé lunga riga ; Così vid' io venir, traendo guai, Ombre portate dalla detta briga : Perch...
Page xxxii - 1 buono Augusto Al tempo degli Dei falsi e bugiardi. Poeta fui, e cantai di quel giusto Figliuol d'Anchise, che venne da Troia, Poi che.il superbo Hi'on fu combusto. 75 Ma tu perché ritorni a tanta noia? Perché non sali il dilettoso monte, Ch'è principio e cagion di tutta gioia? Or se' tu quel Virgilio, e quella fonte, Che spande di parlar sì largo fiume?
Page 606 - Queste parole brevi, ch' io compresi Me sormontar di sopra a mia virtute; E di novella vista mi raccesi Tale, che nulla luce è tanto mera, Che gli occhi miei non si fosser difesi. 60 E vidi lume in forma di riviera Fulvido di fulgori, intra duo rive Dipinte di mirabil primavera. Di tal fiumana uscian faville vive, E d' ogni parte si mettean ne' fiori, 65 : Quasi rubin che oro circonscrive.
Page 90 - Ahi, Costantin, di quanto- mal fu matre , Non la tua conversion , ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre...
Page 65 - Per le nuove radici d' esto legno Vi giuro che giammai non ruppi fede Al mio signor, che fu d' onor sì degno. E se di voi alcun nel mondo riede, Conforti la memoria mia, che giace Ancor del colpo che invidia le diede. Un poco attese, e poi : Da ch...
Page 7 - Che uscir dovea di lui, e il chi, e il quale, Non pare indegno ad uomo d' intelletto : Ch' ei fu del1' alma Roma e di suo impero Nel1' empireo ciel per padre eletto : La quale, e il quale (a voler dir lo vero) Fur stabiliti per lo loco santo, U' siede il successor del maggior Piero.
Page 395 - Le sette ninfe, con que' lumi in mano Che son sicuri d' aquilone e d' austro. Qui sarai tu poco tempo silvano, E sarai meco senza fine cive Di quella Roma onde Cristo è Romano : Però in pro del mondo che mal vive , Al carro tieni or gli occhi, e quel che vedi, Ritornato di là, fa che tu scrive. Così Beatrice : ed io che tutto a' piedi De' suoi comandamenti era devoto , La mente e gli occhi ov
Page 50 - Colui, che attende là, per qui mi mena, Forse cui Guido vostro ebbe a disdegno.
Page 544 - Che ben mostrar disio de' corpi morti: Forse non pur per lor , ma per le mamme, Per li padri, e per gli altri che fur cari, Anzi che fosser sempiterne fiamme. Ed ecco intorno di chiarezza pari Nascer un lustro sopra quel che v' era, A guisa d
Page xiv - E maravigliandomi in cotale fantasia, e paventando assai, imaginai alcuno amico che mi venisse a dire : « Or non sai? la tua mirabile donna è partita di questo secolo...