I primi bolognesi che scrissero versi italiani: memorie storico-letterarie e saggi poetici

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Speirani, 1863 - 51 pages
 

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Page 7 - Donna (Dio mi dirà), che presumisti? (Sendo l' anima mia a lui davante;) Lo Ciel passasti, e fino a me venisti, E desti in vano amor me per sembiante, A me convien la laude, E alla reina del reame degno, Per cui cessa ogni fraude. Dir gli potrò: tenea d' angel sembianza. Che fosse del tuo regno; Non mi sie fallo, s
Page 5 - Al cor gentil ripara sempre Amore, Siccome augello in selva alla verdura; Nè fe' Amore anti che gentil core, Nè gentil core anti che Amor, Natura. Che adesso com' fu il Sole, Si tosto fue lo splendor lucente, Nè fu davanti al Sole.
Page 19 - Che di non esser primo par, ch'ira aggia. Ecco i duo Guidi , che già furo in prezzo ; Onesto Bolognese; ei Siciliani, Che fur già primi, e quivi eran da sezzo.
Page 6 - Amor per tal ragion sta in cor gentile, Per qual lo foco in cima del doppiero. Splende allo suo diletto chiar, sottile; Non li staria altrimenti; tant
Page 7 - l suo fattor oltra 'l velo : E 'l cielo, a lui vogliendo obbedir, cole, E consegue al primiero Del giusto Dio beato compimento. Così dar dovria 'l vero La bella donna, che negli occhi splende, Del suo gentil talento A chi amar da lei mai non disprende.
Page 23 - Così ha tolto l'uno all'altro Guido La gloria della lingua; e forse è nato Chi l'uno e l'altro caccerà di nido.

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