Scritti varî pubblicati in occasione del sesto centenario della morte di Dante Alighieri: per cura della Rivista di filosofia neoscolastica e della rivista Scuola cattolica

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Società editrice "Vita e pensiero", 1921 - 192 pages
 

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Page 31 - Esce di mano a lui che la vagheggia Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla Salvo che, mossa da lieto fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla. Di picciol bene in pria sente sapore ; Quivi s' inganna e dietro ad esso corre, Se guida o fren non torce lo suo amore.
Page 36 - Quando di carne a spirto era salita, e bellezza e virtù cresciuta m'era, fu' io a lui men cara e men gradita ; e volse i passi suoi per via non vera, imagini di ben seguendo false, che nulla promission rendono intera.
Page 51 - Da questa parte cadde giù dal Cielo : E la terra, che pria di qua si sporse, Per paura di lui fé...
Page 15 - O voi che siete in piccioletta barca, desiderosi d'ascoltar, seguiti dietro al mio legno che cantando varca, tornate a riveder li vostri liti: non vi mettete in pelago, che, forse, perdendo me rimarreste smarriti.
Page 3 - O somma luce che tanto ti levi da' concetti mortali, alla mia mente ripresta un poco di quel che parevi, e fa la lingua mia tanto possente, ch'una favilla sol della tua gloria possa lasciare alla futura gente; che, per tornare alquanto a mia memoria e per sonare un poco in questi versi, più si conceperà di tua vittoria.
Page 31 - Io veggio ben , che giammai non si sazia Nostro intelletto, se '1 Ver non lo illustra, Di fuor dal qual nessun vero si spazia. Posasi in esso come fera in lustra, Tosto che giunto 1' ha : e giugner puollo, Se non, ciascun disio sarebbe frustra: Nasce per quello a guisa di rampollo Appiè del vero il dubbio : ed è natura, Ch' al sommo pinge noi di collo in collo.
Page 64 - Dentro dal ciel della divina pace Si gira un corpo, nella cui virtute L'esser di tutto suo contento giace. Lo ciel seguente, e' ha tante vedute, Quell' esser parte per diverse essenze Da lui distinte e da lui contenute.
Page 36 - Trovasti, perchè del passare innanzi Dovessiti così spogliar la spene ? E quali agevolezze, o quali avanzi Nella fronte degli altri si mostraro...
Page 37 - Mai non t'appresentò natura od arte Piacer, quanto le belle membra in ch'io Rinchiusa fui, e che son terra sparte; E se il sommo piacer si ti fallio Per la mia morte, qual cosa mortale Dovea poi trarre te nel suo disio?
Page 30 - Onde vedemo li parvuli desiderare massimamente un pomo; e poi, più procedendo, desiderare uno augellino; e poi, più oltre, desiderare bel vestimento; e poi lo cavallo, e poi una donna; e poi ricchezza non grande, e poi grande, e poi più.

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