Vita di Dante Alighieri

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Tendler e Schaefer, 1844 - 670 pages
 

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Popular passages

Page 461 - Nell'ordine ch'io dico sono accline tutte nature, per diverse sorti, più al principio loro e men vicine; onde si muovono a diversi porti per lo gran mar dell'essere, e ciascuna con istinto a lei dato che la porti. Questi ne porta il foco inver la luna, questi ne' cor mortali è permotore, questi la terra in sé stringe e aduna.
Page 436 - Di quei ch'un muro ed una fossa serra. Cerca, misera, intorno dalle prode Le tue marine, e poi ti guarda in seno Se alcuna parte in te di pace gode. Che vai, perché ti racconciasse il freno Giustiniano, se la sella è vota? Senz
Page 322 - E come quei che con lena affannata Uscito fuor del pelago alla riva, Si volge all'acqua perigliosa e guata; Così l'animo mio che ancor fuggiva, Si volse indietro a rimirar lo passo, Che non lasciò giammai persona viva.
Page 196 - Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui, e come è duro calle lo scendere e '1 salir per l'altrui scale.
Page 299 - Stazio la gente ancor di là mi noma: Cantai di Tebe, e poi del grande Achille, Ma caddi in via con la seconda soma. Al mio ardor fur seme le faville, Che mi scaldar, della divina fiamma, Onde sono allumati più di mille ; Dell' Eneida dico, la qual mamma Fummi, e fummi nutrice poetando: Senz' essa non fermai peso di dramma.
Page 371 - Che di fuoco d' amor par sempre ardente, Giovane e bella in sogno mi parea Donna vedere andar per una landa Cogliendo fiori, e, cantando, dicea: Sappia, qualunque il mio nome dimanda, Ch' io mi son Lia, e vo movendo intorno Le belle mani a farmi una ghirlanda.
Page 594 - Del capo ch' egli avea diretro guasto. Poi cominciò: 'tu vuoi ch' io rinnovelli 'Disperato dolor che '1 cuor mi preme " Già pur pensando pria ch' io ne favelli. '' Ma se le mie parole esser den seme '' Che frutti infamia al traditor ch' io rodo, " Parlare e lagrimar vedrai insieme. '' Io non so chi tu sie, nè per che modo * Venuto se' quaggiù ; ma Fiorentino ''Mi sembri veramente quand' io t
Page 177 - Non se ne sono ancor le genti accorte Per la novella età, che pur nove anni Son queste ruote intorno di lui torte. SI Ma pria che il Guasco l'alto Arrigo inganni, Parran faville della sua virtute In non curar d'argento, nè d'affanni. 84 Le sue magnificenze conosciute Saranno ancora sì, che...
Page 464 - Surge ai mortali per diverse foci La lucerna del mondo; ma da quella, Che quattro cerchi giunge con tre croci, Con miglior corso e con migliore stella Esce congiunta, e la mondana cera Più a suo modo tempera e suggella.
Page 177 - Che notabili fien l'opere sue. Non se ne sono ancor le genti accorte, Per la novella età ; che pur nove anni Son queste ruote intorno di lui torte. Ma pria che'l Guasco l'alto Arrigo inganni, Parran faville della sua virtute In non curar d'argento, né d'affanni. Le sue magnificenze conosciute Saranno ancora si, che i suoi nemici Non ne potran tener le lingue mute. A lui t'aspetta ed a...

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