Origine della lingua italiana, Part 1

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Tip. e Libr. della Volpe, 1831 - 1506 pages
 

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Popular passages

Page 201 - Ed io a lui: Io mi son un che, quando Amore spira, noto, ed a quel modo Che detta dentro, vo significando. O frate, issa vegg'io, diss'egli, il nodo Che il Notaio, e Guttone, e me ritenne Di qua dal dolce stil nuovo ch'i
Page 202 - S'io avesse pensato che sì care fossin le voci de' sospir' miei in rima, fatte, l'avrei dal sospirar mio prima, in numero più spesse, in stil più rare; morta colei che mi facea parlare e che si stava de...
Page 148 - Adunque ritrovato quello che cercavamo, dicemo, che il volgare illustre, cardinale, aulico e cortigiano* in Italia è quello, il quale è di tutte le città italiane, e non pare che sia di ninna, col quale i volgari di tutte le città d' Italia si hanno a misurare, ponderare e comparare.
Page 206 - Sì penetrar nella vietata parte: <-• Ivi si spazia, ivi contempla il vero Di tante meraviglie a parte a parte : Poscia al desio le narra , e le descrive , E ne fa le sue fiamme in lui più vive . 33.
Page 182 - Se fra' dialetti italiani ve ne fosse alcuno che avesse preminenza su gli altri, prima di Dante, del Petrarca, e del Boccaccio; e se la ottenesse mercé di loro il toscano. 9. Perché mai la lingua italiana giunta alla perfezione prima...
Page 167 - Dio vel saperieno dire : e se loro avessero avuta la mente a Dio non sariano stati a guardare quel che mi facesse. Il vescovo acceptò la scusa , e conoscette Danti per savio huomo scorgendo questi invidiosi per bestioni.
Page 206 - Come per acqua o per cristallo intiero trapassa il raggio, e no '1 divide o parte, per entro il chiuso manto osa il pensiero sì penetrar ne la vietata parte: ivi si spazia, ivi contempla il vero di tante meraviglie a parte a parte; poscia al desio le narra e le descrive, e ne fa le sue fiamme in lui più vive.
Page viii - Nerli, e quel del Vecchio Esser contenti alla pelle scoverta, E le sue donne al fuso, ed al pennecchio. O fortunate ! e ciascuna era certa Della sua sepoltura, ed ancor nulla Era per Francia nel letto deserta. L' una vegghiava a studio della culla, E consolando usava l' idioma, Che pria li padri e le madri trastulla : L' altra traendo alla rocca la chioma, Favoleggiava con la sua famiglia De' Troiani, e di Fiesole, e di Roma.
Page 44 - Gallicismo, uniformandosi co' dialetti di Bergamo e d'altri Lombardi; dove i Veronesi hanno la favella ed il suono istesso di Vicenza e di Padova, che n'è sì alieno. Questo per verità è un testimonio sensibile e ancor presente; certa cosa essendo che i nostri odierni dialetti non altronde si formarono, che dal diverso modo di pronunziare negli antichi tempi e di parlar popolarmente il Latino; la qual diversità non altronde nasceva, che dal genio delle varie lingue che avanti la Latina correvano,...

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