Della letteratura italiana nella seconda metà del secolo XVIII, Volume 3Tip. di G. Bernardoni, 1856 |
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Popular passages
Page 159 - Gesù Cristo fu il primo che distintamente additò agli uomini quel lodatore e precettore di tutte le virtù finte, detrattore e persecutore di tutte le vere; quell'avversario d'ogni grandezza intrinseca e veramente propria dell'uomo; derisore d'ogni sentimento alto, se non lo crede falso, d'ogni affetto dolce, se lo crede intimo; quello schiavo dei forti, tiranno dei deboli, odiatore degl'infelici...
Page 500 - Ma il libro dei libri per me, e che in quell'inverno mi fece veramente trascorrere dell'ore di rapimento e beate, fu Plutarco, le vite dei veri Grandi. Ed alcune di quelle, come Timoleone, Cesare, Bruto, Pelopida, Catone, ed altre, sino a quattro e cinque volte le rilessi con un tale trasporto di grida, di pianti, e di furori pur anche, che chi fosse stato a sentirmi nella camera vicina mi avrebbe certamente tenuto per impazzato.
Page 442 - Non ad altr' uom giammai. — Vien la regina Qui fra momenti; e favellare a lungo Mi udrai con essa: ogni più picciol moto Nel di lei volto osserva intanto, e nota: Affiggi in lei l...
Page 521 - Ma qual vista novella?... Oh tetra scena! Negri addobbi sanguigni intorno intorno a fero palco?... E chi sovr'esso ascende? Oh! sei tu dessa? O già superba tanto, or pure inchini la cervice altera alla tagliente scure? Altra scettrata donna il gran colpo vibra. Ecco l'infido sangue in alto zampilla; e un'ombra accorre sitibonda, che tutto lo tracanna. — Deh, pago in ciò fosse il celeste sdegno! Ma lunga striscia la trista cometa dietro a sé trae.
Page 495 - ... le orribili tempeste del cuore infuocato ad un tempo e purissimo della più assai infelice che non colpevole Mirra...
Page 481 - Italia, sì perché tutto ciò che è stato può essere, sì perché la pianta uomo in Italia essendovi assai più robusta che altrove, quando ella venga a rigermogliare virtù e libertà, la spingerà certamente (come già lo ha provato coi fatti) assai più oltre che i nostri presenti eroi boreali, fra cui la libertà si è piuttosto andata a nascondere, che non a mostrarsi in tutto il suo nobile immenso e sublime splendore.
Page 463 - Oh qual nel cor mi suona!... David, tu prode parli, e prode fosti ; Ma, di superbia cieco, osasti poscia Me dispregiar; sovra di me innalzarti; Furar mie laudi, e ti vestir mia luce. E s'anco io re non t'era, in guerrier nuovo, Spregio conviensi di guerrier canuto? Tu, magnanimo in tutto, in ciò non l'eri. Di te cantavan d'Israél le figlie: » Davidde, il forte, che i suoi mille abbatte;
Page 501 - ... vedermi nato in Piemonte ed in tempi e governi ove niuna alta cosa non si poteva né fare né dire, ed inutilmente appena forse ella si poteva sentire e pensare.
Page 429 - Due fere donne, anzi due furie atroci, tor non mi posso (ahi misero!) dal fianco. Ira è l'una, ei sanguigni suoi feroci serpi mi avventa ognora al lato manco; Malinconia dall'altro, hammi con voci tetre offuscato l'intelletto e stanco: ond'io null'altro che le Stigie foci bramo, ed in morte sola il cor rinfranco.
Page 412 - E se le mie tante, e pur troppe, composizioni drammatiche in appresso non si son gran fatto dilungate da quelle due prime , certo alla mia incapacità ho dato principio in un modo assai pazzo e risibile. Ma se all...