I diporti filologiciG. Carnesecchi, 1870 - 335 pages |
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Popular passages
Page 142 - A noi venia la creatura bella, Bianco vestita, e nella faccia, quale Par tremolando mattutina stella. Le braccia aperse, ed indi aperse l* ale : Disse : Venite : qui son presso i gradi, Ed agevolemente omai si sale.
Page 222 - ... lor corpi corrotti che altramenti facevano a' vicini sentire sé esser morti : e di questi e degli altri che per tutto morivano, tutto pieno. Era il più da' vicini una medesima maniera servata, mossi non meno da tema che la corruzione de' morti non gli offendesse, che da carità la quale avessero a
Page 306 - E io ne vidi già molte in uno pozzo saltare per una che dentro vi saltò, forse credendo saltare uno muro, non ostante che '1 pastore, piangendo e gridando, con le braccia e col petto dinanzi a esse si parava.
Page 305 - E però che l'abito di vertude, sì morale come intellettuale, subitamente avere non si può, ma conviene che per usanza s'acquisti, ed ellino la loro usanza pongono in alcuna arte ea discernere l'altre cose non curano, impossibile è a loro discrezione avere.
Page 190 - ... rudis? Hoc enim uno praestamus vel maxime feris, quod colloquimur inter nos, et quod exprimere dicendo sensa possumus. Quamobrem quis hoc non jure miretur, summeque in eo elaborandum esse arbitretur, ut, quo uno homi- 15 nes maxime bestiis praestent, in hoc hominibus ipsis antecellat?
Page 304 - La prima è cechitade di discrezione; la seconda, maliziata escusazione; la terza cupidità di vanagloria; la quarta, argomento d'invidia; la quinta e ultima, viltà d'animo, cioè pusillanimità.
Page 310 - ... de le sue sillabe, le proprietadi de le sue costruzioni e le soavi orazioni che di lui si fanno; le quali chi bene agguarderà, vedrà essere piene di dolcissima e d'amabilissima bellezza.
Page 294 - Così ha tolto l'uno all'altro Guido La gloria della lingua; e forse è nato Chi l'uno e l'altro caccerà di nido.
Page 143 - Sovra candido vel, cinta d' oliva, Donna m' apparve sotto verde manto, Vestita di color di fiamma viva. E lo spirito mio, che già cotanto Tempo era stato con la sua presenza, Non era di stupor tremando affranto. Senza degli occhi aver più conoscenza, Per occulta virtù, che da lei mosse, D' antico amor sentii la gran potenza.
Page 193 - Ma fu' io solo, là dove sofferto fu per ciascun di tórre via Fiorenza, colui che la difesi a viso aperto.