IL Politecnico: repertorio mensile di studj applicati alla prosperità e coltura sociale, Volume 5

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L. di Giacomo Pirola, 1842
 

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Page 459 - Poi mi rivolsi a loro, e parla' io, E cominciai: Francesca, i tuoi martiri A lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, A che e come concedette amore, Che conosceste i dubbiosi desiri?
Page 3 - Ove la parola non è strumento di parte, e scala d'ambizione e di fortuna, ma trattenimento di placidi intelletti, s'ella non trae dalla copia delle cose quell'alimento che le negano le passioni...
Page 476 - Ch' ogni lingua divien tremando muta, E gli occhi non ardiscon di guardare. Ella sen va, sentendosi laudare, Benignamente d'umiltà vestuta;* E par che sia una cosa venuta Di cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi...
Page 5 - Oh qual tesoro di tempo e d'ingegno non andò perduto per quella letteratura, la quale in mezzo a tante meraviglie se ne stava cinquecento anni deliberando se il diritto di scegliere a talento le parole fosse privilegio della ignara plebe!
Page 4 - Volta costringe la muta materia a confessargli le scerete leggi dell'universo. Quante cose su la mole e le distanze e la velocità dei corpi celesti, più poetiche assai d'ogni poesia! Quante cose non potrebbero splendidamente dirsi intorno a quel principio imponderabile che illumina e scalda l'universo, e corre indefesso nelle correnti magnetiche da polo a polo e da mondo a mondo, e mentre scoscende dalle nubi in fulmine, s'insinua a...
Page 459 - ... tuoi martiri a lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo dei dolci sospiri, a che e come concedette Amore che conosceste i dubiosi desiri? E il poeta, che deve per lei rispondere alla nostra inchiesta, ben può, immerso nella sua commozione, trascurare luoghi e date, obliare che tra l'arresto di Don Carlo e la sua morte corsero sei mesi, che tre ne corsero dalla morte di Carlo a quella della regina.
Page 552 - ... un male a chi commette certe azioni, è tenuto a punire, non per vendetta, ma per attenere la sua promessa, e per provare che la sua minaccia non fu inane, e liberare la società da quell'assiduo spavento in cui la immergerebbe l'impunità dei malviventi. Se la pena oltrepassa il limite richiesto all'esempio, diviene inutile strazio.
Page 85 - ... i quali sembravano destinati a eterna opposizione, l'equità romana e l'economia britannica, la giustizia metafisica di Vico e la necessità fisica di Hobbes, la morale di Plutarco e l'utilità di Bentham, la stabilità ed il progresso, l'autorità amministrativa e la padronanza privata.
Page 4 - ... esseri vitali contrassegnano l'età dell'acqua e quella del foco, la dimora delle acque dolci e quella delle conchiglie marine, le selve primigenie e il sotterraneo fermento che le ridusse in carboni, i canneti colossali fra...
Page 546 - La giustizia, che infliggendo alii uomini il dolore, intende librarlo su la bilancia, non divien ella una spensierata lotteria ? - « Io ti condanno, » sentenzia il giudice « io ti condanno; ma non so a qual pena; - forse alla burrasca e al naufragio ;- forse al tifo; -forse alla fame; -forse ai pesci e alle bestie feroci ; - forse ad essere divorato dai...

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