IL Politecnico: repertorio mensile di studj applicati alla prosperità e coltura sociale, Volume 5L. di Giacomo Pirola, 1842 |
Contents
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Common terms and phrases
ácido alcuni altre animali ánimo aqua aque Aristótele assai átomo bachi bachi da seta bózzoli calcolo carbonio cárcere cárceri chimica cilindro colla colonie coltivazione combinazioni commune condutto corridoja d'aqua d'ogni d'ossigene débito doméstici Don Carlo dott dottrina duca d'Alba eccentrici eguale fácile febre fenómeni Filippo filone foglia forma fórmole fornaci forza Francia gelso Génova GIORGIO JAN giorno governo gran idée idrógene inanzi Inghilterra inglese istoria istórico lascia Lavoisier lavoro legge líquido locomotive luogo máchina maggiore malattie mássima medésimo médici mente mezzo milioni minerale moltitúdine mortalità natura nazioni número nuovo ópera osservazioni ossigene paese peso Platone poco política pópoli possono potere póveri prática precessione prigionieri principio produtto pública pure pústole quantità Racchetti ragione República sanscrito scátola Schiller scienza sécolo semente sistema solfo sostanze spírito stantuffo statística strade ferrate Stradivari studj távole terra tradutta trova túberi últimi útile vaccino vajuolo vapore varj vede vizj zinco zione وو
Popular passages
Page 459 - Poi mi rivolsi a loro, e parla' io, E cominciai: Francesca, i tuoi martiri A lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, A che e come concedette amore, Che conosceste i dubbiosi desiri?
Page 3 - Ove la parola non è strumento di parte, e scala d'ambizione e di fortuna, ma trattenimento di placidi intelletti, s'ella non trae dalla copia delle cose quell'alimento che le negano le passioni...
Page 476 - Ch' ogni lingua divien tremando muta, E gli occhi non ardiscon di guardare. Ella sen va, sentendosi laudare, Benignamente d'umiltà vestuta;* E par che sia una cosa venuta Di cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi...
Page 5 - Oh qual tesoro di tempo e d'ingegno non andò perduto per quella letteratura, la quale in mezzo a tante meraviglie se ne stava cinquecento anni deliberando se il diritto di scegliere a talento le parole fosse privilegio della ignara plebe!
Page 4 - Volta costringe la muta materia a confessargli le scerete leggi dell'universo. Quante cose su la mole e le distanze e la velocità dei corpi celesti, più poetiche assai d'ogni poesia! Quante cose non potrebbero splendidamente dirsi intorno a quel principio imponderabile che illumina e scalda l'universo, e corre indefesso nelle correnti magnetiche da polo a polo e da mondo a mondo, e mentre scoscende dalle nubi in fulmine, s'insinua a...
Page 459 - ... tuoi martiri a lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo dei dolci sospiri, a che e come concedette Amore che conosceste i dubiosi desiri? E il poeta, che deve per lei rispondere alla nostra inchiesta, ben può, immerso nella sua commozione, trascurare luoghi e date, obliare che tra l'arresto di Don Carlo e la sua morte corsero sei mesi, che tre ne corsero dalla morte di Carlo a quella della regina.
Page 552 - ... un male a chi commette certe azioni, è tenuto a punire, non per vendetta, ma per attenere la sua promessa, e per provare che la sua minaccia non fu inane, e liberare la società da quell'assiduo spavento in cui la immergerebbe l'impunità dei malviventi. Se la pena oltrepassa il limite richiesto all'esempio, diviene inutile strazio.
Page 85 - ... i quali sembravano destinati a eterna opposizione, l'equità romana e l'economia britannica, la giustizia metafisica di Vico e la necessità fisica di Hobbes, la morale di Plutarco e l'utilità di Bentham, la stabilità ed il progresso, l'autorità amministrativa e la padronanza privata.
Page 4 - ... esseri vitali contrassegnano l'età dell'acqua e quella del foco, la dimora delle acque dolci e quella delle conchiglie marine, le selve primigenie e il sotterraneo fermento che le ridusse in carboni, i canneti colossali fra...
Page 546 - La giustizia, che infliggendo alii uomini il dolore, intende librarlo su la bilancia, non divien ella una spensierata lotteria ? - « Io ti condanno, » sentenzia il giudice « io ti condanno; ma non so a qual pena; - forse alla burrasca e al naufragio ;- forse al tifo; -forse alla fame; -forse ai pesci e alle bestie feroci ; - forse ad essere divorato dai...