La divina commedia di Dante Alighieri: Inferno |
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alcun Allor altra Amor anime antichi appella appresso ARGOMENTO assai avea bella Bianchi buon caccia cagione CANTO capo cerchio ch'io Chè chiama ciascun Ciel città colle color colpa colui Conte corpo costui credo Dante dice dinanzi dire disse dissi dolore donna Duca dura ebbe Enea erano eterno faceva fanno fece fiamma figliuolo Firenze fondo forte forza fosse fossi gente gran gridò guarda Guido Inferno insieme intendi l'altro l'un lasciò legge Luna lungo luogo Maestro maggior male mano mare mena mente mezzo mondo monte morì morte Neri nome nuova occhi pare parlar parole passo pena piè piedi piena poco Poeta porta posta potuto prese propriamente punto quei quivi Rispose senti Signore sovra spiriti suono terra testa tornar trista trovano uomo vale vedi venire vero verso vicino vidi Virgilio viso vivo volse volte voluto vuol
Popular passages
Page 26 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti ed alti guai Risonavan per l'aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d'ira, Voci alte e fioche, e suon di man con elle, Facevano un tumulto, il qual s' aggira Sempre in quell' aria senza tempo tinta, Come la rena quando a turbo spira.
Page 4 - I' non so ben ridir com'io v'entrai: Tant'era pien di sonno in su quel punto, Che la verace via abbandonai. Ma poi ch'io fui appiè d'un colle giunto, Là ove terminava quella valle Che m'avea di paura il cor compunto. Guardai in alto e vidi le sue spalle Vestite già de' raggi del pianeta Che mena dritto altrui per ogni calle.
Page 51 - Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro, e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Page 44 - Vuolsi così colà dove si puote Ciò che si vuole, e più non dimandare.
Page 3 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Page 289 - Questi pareva a me maestro e donno, Cacciando il lupo ei lupicini al monte, Per che i Pisan veder Lucca non ponno. Con cagne magre, studiose e conte, Gualandi con Sismondi, e con Lanfranchi S' avea messi dinanzi dalla fronte.
Page 157 - Puttaneggiar co' Regi a lui fu vista: Quella , che con le sette teste nacque , E dalle diece corna ebbe argomento , Fin che virtute al suo marito piacque. Fatto v
Page 101 - Non era ancor di là [Nesso arrivato, Quando noi ci mettemmo per un bosco Che da nessun sentiero era segnato. Non frondi verdi, ma di color fosco; Non rami schietti, ma nodosi e 'nvolti; Non pomi v'eran, ma stecchi con tosco. Non han sì aspri sterpi, né sì folti Quelle fiere selvagge che 'n odio hanno, Tra Cecina e Corneto, i luoghi colti.
Page 261 - Diss' egli a noi, guardate e attendete Alla miseria del maestro Adamo : Io ebbi vivo assai di quel eh' io volli, E ora, lasso ! un goccio! d' acqua bramo. Li ruscelletti, che de...
Page 45 - E come gli stornei ne portan l' ali, Nel freddo tempo, a schiera larga e piena, Cosi quel fiato gli spiriti mali. Di qua, di là, di giù, di su gli mena : Nulla speranza gli conforta mai, Non che di posa, ma di minor pena. E come i gru van cantando lor lai, Facendo in aer di sè lunga riga; Cosi vid...