Scritti su Dante, Volume 2Tip. reale G. Burato, 1872 |
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abbia adunque alcun Allighieri altra altre stampe Amore Anassagora Antonio Manetti appresso assai avea avesse Beatrice buon cangiamento canto canzone Caorsa Caorsini Cavazzoni cerchi cerchietti certo ch'è ch'egli ch'io chè cielo codici colla comento Commedia concetto Convito copisti costretti credo Crusca Dante Democrito detto dice dire discorso Divina Divina Commedia donna Editori Milanesi Firenze frase Ghibellini Giovanni Villani grammaticale Guelfi Guienna idea Inferno Inferno dantesco Inferno di Dante intendere interpretazione l'Allighieri l'autore l'editore legge lettera lezione comune lezione volgata Lombardi luogo Malebolge maledetti medesimo mente mezzo nome notte Nuova parla parole particella passo Pederzini pensiero perocchè plenilunio poeta principio della notte Prof pronome proposizione pure Purgatorio quì ragione riferisce sarebbe segue sembra senso sentenza sieno significato sillessi sonetto spirti maladetti testo Biscioni testo milanese Todeschini Torri TRATT trovo valli vedere veggo verbo verso Via Lattea Virgilio vocabolo Witte zione
Popular passages
Page 428 - La contingenza, che fuor del quaderno Della vostra materia non si stende, Tutta è dipinta nel cospetto eterno. Necessità però quindi non prende, Se non come dal viso in che si specchia Nave che per corrente giù discende. Da indi, sì come viene ad orecchia Dolce armonia da organo, mi viene A vista il tempo che ti s
Page 365 - Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scendere, e 'l salir per l' altrui scale. E quel, che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle : Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà contra te : ma poco appresso Ella, non tu, n
Page 367 - Poi si rivolse, e parve di coloro Che corrono a Verona il drappo verde Per la campagna ; e parve di costoro Quegli che vince, e non colui che perde.
Page 315 - 1 poema sacro, Al quale ha posto mano e cielo e terra, Sì che m'ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovile, ov...
Page 434 - Vid' io in essa luce altre lucerne Muoversi in giro più e men correnti, Al modo, credo, di lor viste eterne.
Page 379 - Lo bel pianeta che ad amar conforta faceva tutto rider l'oriente, velando i pesci ch'erano in sua scorta.
Page 357 - A me ed a' miei primi ed a mia parte, Sì che per due fiate gli dispersi. S' ei fur cacciati, ei tornar d' ogni parte, Rispos' io lui, l' una e l' altra fiata; Ma i vostri non appreser ben quell
Page 387 - Giunse quel mal voler che pur mal chiede con lo 'ntelletto, e mosse il fummo e '1 vento per la virtù che sua natura diede. Indi la valle, come '1 dì fu spento, da Pratomagno al gran giogo coperse di nebbia; e '1 ciel di sopra fece intento, sì che '1 pregno aere in acqua si converse: la pioggia cadde ed a...
Page 315 - Sì che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà che fuor mi serra Del bello ovile, ov' io dormii agnello 5 Nimico a' lupi che gli danno guerra ; Con altra voce ornai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò '1 cappello : Perocché nella fede, che fa conte io L' anime a Dio, quivi entra' io ; e poi Pietro per lei sì mi girò la fronte. Indi, si mosse un lume verso noi Di quella schiera, ond' uscì la primizia,* Che lasciò Cristo de
Page 387 - Ben sai come ne l'aere si raccoglie quell'umido vapor che in acqua riede, tosto che sale dove '1 freddo U coglie.