Dal secolo e dal poema di Dante: altri ritratti e studiDitta N. Zanichelli, 1898 - 542 pages |
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Dal Secolo e dal Poema di Dante: Altri Ritratti e Studi (Classic Reprint) Isidoro Del Lungo No preview available - 2017 |
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Popular passages
Page 424 - Questo sarà luce nuova, sole nuovo, il quale surgerà ove l'usato tramonterà, e darà luce a coloro che sono in tenebre e in oscurità per lo usato sole che a loro non luce...
Page 311 - ... è dato) per le parti quasi tutte, alle quali questa lingua si stende, peregrino, quasi mendicando sono andato, mostrando contro a mia voglia la piaga della fortuna che suole ingiustamente al piagato molte volte essere imputata.
Page 299 - Vieni a veder la tua Roma, che piagne, Vedova, sola, e dì e notte chiama: Cesare mio, perchè non m
Page 425 - Onde molti per questa viltà dispregiano lo proprio volgare, e l'altrui pregiano; e tutti questi cotali sono gli abbominevoli cattivi d'Italia, che hanno a vile questo prezioso volgare, lo quale se è vile in alcuna cosa, non è se non in quanto egli suona nella bocca meretrice di questi adulteri; al cui condotto vanno li ciechi, delli quali, nella prima cagione, feci menzione.
Page 40 - Se per questo cieco Carcere vai per altezza d'ingegno, Mio figlio ov'è, e perché non è teco? Ed io a lui: Da me stesso non vegno: 61 Colui, che attende là, per qui mi mena, Forse cui Guido vostro ebbe a disdegno.
Page 86 - Nell' anno appresso 1283, del mese di Giugno, per la festa di san Giovanni, essendo la città di Firenze in felice e buono stato di riposo , e tranquillo e pacifico stato, e utile per li mercatanti e artefici, e massimamente per gli guelfi che signoreggiavano la terra, si fece nella contrada di santa Felicita oltrarno, onde furono capo e cominciatori quegli della casa de...
Page 87 - ... in gioia e allegrezza, e stando in conviti insieme, in desinari e in cene. La quale corte durò presso a due mesi, e fu la più nobile e nominata che mai fosse nella città di Firenze o in Toscana; alla quale vennero di diverse parti molti gentili uomini di corte e giocolari, e tutti furono ricevuti e provveduti onorevolmente. E nota che ne...
Page 9 - E messi ad un vascel, ch' ad ogni vento Per mare andasse a voler vostro e mio : Sicchè fortuna, od altro tempo rio, Non ci potesse dare impedimento, Anzi, vivendo sempre in un talento, Di stare insieme crescesse il disio. E monna Vanna e monna Bice poi, Con quella ch' è sul numero del trenta, Con noi ponesse il buono incantatore : E quivi ragionar sempre d' amore : E ciascuna di lor fosse contenta, Siccome io credo che sariamo noi.
Page 8 - ; e ciascuna parola sua ridia. E poco stando meco il mio segnore, guardando in quella parte onde venia, io vidi monna Vanna e monna Bice venire inver lo loco là ov'io era, l'una appresso de l'altra maraviglia; e sì come la mente mi ridice, Amor mi disse : « Quell'è Primavera, e quell'ha nome Amor, sì mi somiglia.
Page 366 - Se mai cadesti ancor, s'unqua cadrai, Cresca, se crescer può, nostra sciaura, E in sempiterni guai Pianga tua stirpe a tutto il mondo oscura. Ma non per te; per questa ti rallegri Povera patria tua, s'unqua l'esempio Degli avi e de' parenti Ponga ne' figli sonnacchiosi ed egri Tanto valor che un tratto alzino il viso.