Degli ammaestramenti di letteratura, Volume 4Felice le Monnier, 1858 |
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abbiamo acconcia adunque affetti Agamennone agnizioni alcuna Alfieri altra altre AMMAESTRAMENTI amore antichi anzi argomenti Aristofane azione buon cercare chè Cicerone civile Clitennestra Clodio colla commedia componimenti conciossiachè conviene costumi Creonte d'ogni Demostene dialogo dice diletto dire Divina Commedia Edipo eloquenza Eneide epico epopeia eroico Eschilo esempio età Euripide favella favola figliuolo Filippo filosofia forma Giocasta giudicare gran Greci Iliade imperocchè ingegno innanzi iscrizioni istorie lasciando leggi lirica lode luogo maggior maraviglioso materia medesimo meglio mente mestieri Milone Molière morale mostra natura naturale Omero opere oratore Orazio orazione padre parlare parole personaggi Pindaro poco poema poema eroico poemi didascalici poesia poeta popolo possono poteva procacciare pubblico pure quæ quod ragione repubblica riesce ritratto romanzo sarebbe satira scienza scrittore scrivere secolo sieno Sofocle soggetto stile stimarsi storie sublime talora tosto tragedia tragici trattati trovare Tucidide turale uomini vedere vero Virgilio virtù vizi zione
Popular passages
Page 645 - SI che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovile, ov' io dormi' agnello 5 Nimico a' lupi, che gli danno guerra; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul Fonte Del mio battesmo prenderò il cappello ; Perocchè nella Fede, che fa conte Io L' anime a Dio, quiv' entra' io, e poi Pietro per lei si mi girò la fronte.
Page 357 - Chiare, fresche e dolci acque, ove le belle membra pose colei che sola a me par donna; gentil ramo ove piacque (con sospir mi rimembra) a lei di fare al bel fianco colonna; erba e fior che la gonna leggiadra ricoverse co l'angelico seno; aere sacro sereno ove Amor co' begli occhi il cor m'aperse: date udìenzia insieme a le dolenti mie parole estreme.
Page 613 - Andate, e predicate al mondo ciance, Ma diede lor verace fondamento; E quel tanto sonò nelle sue guance, Si ch'a pugnar, per accender la fede, Dell'Evangelio fero scudi e lance. Ora si va con motti e con iscede A predicare, e pur che ben si rida, Gonfia il cappuccio, e più non si richiede.
Page 323 - L'itala gioventude? O numi, o numi: Pugnan per altra terra itali acciari. Oh misero colui che in guerra è spento, Non per li patrii lidi e per la pia Consorte ei figli cari, Ma da nemici altrui Per altra gente, e non può dir morendo: Alma terra uatia, La vita che mi desti ecco ti rendo.
Page 612 - Andate e predicate al mondo ciance; Ma diede lor verace fondamento : E quel tanto sonò nelle sue guance, Sì ch' a pugnar per accender la fede Dell' evangelio fero scudi e lance.
Page 348 - Chi dietro a iura, e chi ad aforismi sen giva, e chi seguendo sacerdozio, e chi regnar per forza o per sofismi, e chi rubare, e chi civil negozio; chi nel diletto...
Page 360 - 1 Ciel tra noi , venga a mirar costei , Ch' è sola un Sol , non pur agli occhi miei , Ma al mondo cieco , che vertù non cura. E venga tosto...
Page 612 - Che averle dentro, e sostener lo puzzo Del villan d'Aguglion, di quel da Signa, Che già per barattare ha l'occhio aguzzo!
Page 348 - Senza chiamare , e grida: l' mi sobbarco. Or ti fa lieta, che tu hai ben' onde: Tu ricca, tu con pace, tu con senno. S' io dico ver, 1
Page 346 - Bruto, quanto v' aggrada s' egli è ancor venuto romor là giù del ben locato offizio! Come ere' che Fabrizio 40 si faccia lieto udendo la novella, e dice: Roma mia sarà ancor bella.