Nuovi studj letterarjTip. Bartolotti di G. Prato, 1889 - 434 pages |
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10 aprile Addio Aff.mo affetto alcuni ALESSANDRO MANZONI amico amore ANTONA-TRAVERSI articoli assai Autobiografia bella BIAGI buon Carlo Antici caro CARRER certo chè CHIARINI contessa core credo critica cuore Deutz Dialoghetti dice dire dolore Domenica ebbe edizione egregio Ermengarda F. D. GUERRAZZI famiglia Fanfulla Fanfulla della Domenica fascicolo Fauriel figlio figliuoli fiorentino Firenze genitori Giacomo Leopardi giornale giorni Giovanni da Procida Giuseppe Chiarini GIUSEPPE PRATO Governo Guacci Guido Mazzoni Ibid ingegno irrevocati Isabella italiana l'AvÒLI lasciò leggere lettera Lettere inedite lingua locuzioni madre Manzoni mente MESTICA Monaldo Leopardi MONNIER MORANDI morte Nobili nozze nuova Ovidio padre pagg Paolina Mazzagalli parla parole patria pensiero piace poesie poeta possa poteva Promessi Sposi publico ragione Recanati sarebbe scrisse scritto scrittore scrivere sentimento Signore sonetto stampa studj tipografia Toscana traduzione troppo trova Ugo Foscolo Vedi vero versi virtù voglio zione Zumbini
Popular passages
Page 220 - M'inonda, e il getta nell'obblìo. (Ricade) ANSBERGA Tranquilla Ella moria! ERMENGARDA (in delirio) Se fosse un sogno! e l'alba Lo risolvesse in nebbia! e mi destassi Molle di pianto ed affannosa; e Carlo La cagion ne chiedesse, e, sorridendo Di poca fé mi rampognasse!
Page 334 - Natio borgo selvaggio, intra una gente Zotica, vii; cui nomi strani, e spesso Argomento di riso e di trastullo, Son dottrina e saper; che m'odia e fugge. Per invidia non già, che non mi tiene Maggior di...
Page 336 - Dimani, al dì di festa, il petto e il crine. Siede con le vicine Su la scala a filar la vecchierella, Incontro là dove si perde il giorno...
Page 222 - Vuoisi cosi colà, dove si puote Ciò che si vuole, e più non dimandare.
Page 67 - nfinita via , Che tiene una sustanzia in tre persone . 'State contenti , umana gente , al quia : Che se potuto aveste veder tutto , Mestier non era partorir Maria : E disiar vedeste senza frutto Tai , che sarebbe lor disio quetato , Ch'eternamente è dato lor per lutto : I...
Page 287 - ... mai si sarebbe più fatalmente scambiato, sotto le apparenze di serbar puro il carattere nazionale, quel di poetico o di terso che la lunga immobilità dei secoli può conferirci, col genuino e sempre nuovo suggello che i popoli robusti imprimono e nella sostanza e nella forma di quella parte che a loro spetta nel comune lavoro delle genti civili. Ma sia comunque, non...
Page 122 - So poco; nella mia fanciullezza fui tardo, caparbio ; infermo spesso per malinconia, e talvolta feroce ed insano per ira : fuggiva dalle scuole, e ruppi la testa a due maestri : vidi appena un collegio, e ne fui cacciato.
Page 199 - ... e della civetteria usurpano il primo seggio e ne cacciano il cuore; ed allora io tremo per me, e gemo per l'amore che si deve o smascherare o languire — Non è egli il fatalissimo de...
Page 335 - ... di me stesso, che mi parrebbe di far peccato mortale a non curarmene, ea lasciar passare questo ardore di gioventù, ea voler divenire buon prosatore, e aspettare una ventina d'anni per darmi alla poesia...
Page 228 - ... d'un avvenir mal fido, ebbra spirò le vivide aure del Franco lido, e tra le nuore Saliche invidiata uscì...