Bozzetti critici e discorsi letterari

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F. Vigo, 1876 - 481 pages
 

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Popular passages

Page 387 - Io mi son un che, quando Amore spira, noto, ed a quel modo Che detta dentro, vo significando. O frate, issa vegg...
Page 307 - O fratelli, il santo rito Sol di gaudio oggi ragiona ; Oggi è giorno di convito ; Oggi esulta ogni persona: Non è madre che sia schiva Della spoglia più festiva I suoi bamboli vestir. Sia...
Page 307 - Spose, cui desta il subito Balzar del pondo ascoso, Voi già vicine a sciogliere II grembo doloroso ; Alla bugiarda pronuba Non sollevate il canto : Cresce serbato al Santo Quel che nel sen vi sta.
Page 329 - D'un volgo straniero por fine al dolor? Tornate alle vostre superbe ruine, All'opere imbelli dell'arse officine, Ai solchi bagnati di servo sudor. 60 II forte si mesce col vinto nemico, Col novo signore rimane l'antico; L'un popolo e l'altro sul collo vi sta.
Page 318 - Ebbi in quel mar la culla: Ivi erra, ignudo spirito, Di Faon la fanciulla; E se il notturno zeffiro Blando sui flutti spira, Suonano i liti un lamentar di lira ! Ond...
Page 308 - O prole d'Israello, o nell'estremo caduta, o da sì lunga ira contrita, non è Costei che in onor tanto avemo, di vostra fede uscita? Non è Davidde il ceppo suo? Con Lei era il pensier de' vostri antiqui vati, quando annunziaro i verginal trofei sopra l'inferno alzati.
Page 437 - Satan, prends pitié de ma longue misère! Toi qui fais au proscrit ce regard calme et haut Qui damne tout un peuple autour d'un échafaud, O Satan, prends pitié de ma longue misère!
Page 319 - Tutti fatti a sembianza d'un Solo", Figli tutti d'un solo Riscatto", In qual ora", in qual parte del suolo, Trascorriamo quest'aura vital", Siam fratelli; siam stretti ad un patto": Maledetto colui che l'infrange, Che s'innalza sul fiacco" che piange, Che contrista uno spirto immortal"!
Page 318 - Or contro l'Anglia avara, E le cavalle ed il furor prepara. E quella, a cui di sacro Mirto te veggo cingere Devota il simulacro Che presiede marmoreo Agli arcani tuoi lari, Ove a me sol sacerdotessa appari. Regina fu: Citera E Cipro, ove perpetua Odora primavera, Regnò beata, e l' isole Che col selvoso dorso Rompono agli Euri e al grande Ionio il corso.
Page 400 - Come sul capo al naufrago l'onda s'avvolve e pesa, l'onda su cui del misero, alta pur dianzi e tesa, scorrea la vista a scernere prode remote invan; tal su quell'alma il cumulo delle memorie scese! Oh quante volte ai posteri narrar sè stesso imprese e sull'eterne pagine cadde la stanca man!

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