Memorie dei più insigni pittori, scultori e architetti domenicani, Volume 1 |
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Popular passages
Page 123 - Diverse lingue, orribili favelle, parole di dolore, accenti d'ira, voci alte e fioche, e suon di man con elle facevano un tumulto, il qual s'aggira sempre in quell'aura sanza tempo tinta, come la rena quando turbo18 spira.
Page 132 - l ponte alla Carraia , e d' intorno all' Arno; e ordinarono in Arno sopra barche e navicelle palchi, e fecionvi la simiglianza e figura dello 'nferno con fuochi e altre pene e martorii, con uomini contraffatti a demonia orribili a vedere, e altri i quali aveano figure d'anime ignude, che pareano persone, e mettevangli in quegli diversi tormenti con grandissime grida, e strida, e tempesta, la quale parea odiosa...
Page 132 - E per lo nuovo giucco vi trassono a vedere molti cittadini; e '1 ponte alla Carraia, il quale era allora di legname da pila a pila, si caricò sì di gente che rovinò in più parti, e cadde colla gente che v'era suso...
Page 260 - Perch' egli è quegli che portò la palma Giuso a Maria, quando il Figliuol di Dio Carcar si volse della nostra salma. Ma vienne omai con gli occhi, sì com' io Andrò parlando, e nota i gran patrici Di questo imperio giustissimo e pio.
Page 238 - Ed a quel mezzo con le penne sparte Vidi più di mille Angeli festanti, Ciascun distinto e di fulgore e d
Page 377 - Rispetti e Canzone e vanità, ma Laudi e Canti spirituali, che a quel tempo in gran copia si componevano, cantando alle volte insieme a vicenda da ogni banda della via, come usano i frati in coro, mentre lavoravano in somma letizia a (2).
Page 238 - Ciascun distinto e di fulgore e d' arte : Vidi quivi a' lor giucchi ed a' lor canti Ridere una bellezza, che letizia Era negli occhi a tutti gli altri santi. E s' io avessi in dir tanta divizia Quanto ad immaginar, non ardirei Lo minimo tentar di sua delizia.
Page 281 - Cocito tutto s' aggelava. Con sei occhi piangea, e per tre menti gocciava '1 pianto e sanguinosa bava. Da ogni bocca dirompea co' denti un peccatore, a guisa di maciulla, si che tre ne facea cosi dolenti. A quel dinanzi il mordere era nulla verso '1 graffiar, che tal volta la schiena rimanea della pelle tutta brulla.
Page 131 - Niccolò cardinale, della terra di Prato, era frate predicatore, molto savio di Scrittura e di senno naturale, sottile e sagace e avveduto e grande pratico, e di progenia de...
Page 305 - Padre in tutte l'opere e ragionamenti suoi umilissimo e modesto ; e nelle sue pitture facile e devoto ; ed i santi che egli dipinse hanno più aria e somiglianza di santi, che quelli di qualunque altro. Aveva per costume non ritoccare nè racconciare mai alcuna sua dipintura, ma lasciarle sempre in quel modo che erano venute la prima volta, per credere , secondo ch' egli diceva , che così fusse la volontà di Dio. Dicono alcuni che fra Giovanni non arebbe messo mano ai pennelli, se prima non avesse...