CommediaG. Rejna, 1854 - 773 pages |
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accidia altrui amore anco angeli anime Arist Aristotele avarizia avea beati Beatrice bella bocca Boccaccio bolgia buon Canto Capaneo Cerbero ch'è ch'io chè chiama Chiesa cielo Conv conviene Convivio corpo Corso Donati corum Cristo cuore Dante dice divina dolce dolore donna duca Ezech fece figliuolo Fiorentini Firenze fuoco gente Georg Ghibellini Greg grido Guelfi imagine Inferno intende l'altro l'amore l'anima l'uno l'uomo lode Lucan luce Lucifero luogo male Maometto Matth mente mondo monte morte natura nuovo occhi Ovid OVRA padre Paradiso parla parole passo peccato pena pensiero Petr Pietro poco Poeta Psal Purg Purgatorio quæ quivi quod ragione rammenta sangue Semint senso sente signor Somma spirito Stazio superbia terra terzine tosto Uguccione umana uomini uomo vede veggio verso vidi VIII Virgilio virtù vivo vizio volge XXII XXVI XXXI
Popular passages
Page 209 - ... 1 tapin che non sa che si faccia; poi riede, e la speranza ringavagna, veggendo il mondo aver cangiata faccia in poco d'ora, e prende suo vincastro, e fuor le pecorelle a pascer caccia...
Page 340 - I' oriente, Come dicesse a Dio : D' altro non calme. 13 Te lucís ante si devotamente Le usci di bocca, e con si dolci note, Che fece me a me uscir di mente. E Г altre poi dolcemente e devote Seguitar lei per tutto Г inno intero, Avendo gli occhi alle superne rote.
Page 320 - ... che sempre l'uomo in cui pensier rampolla sovra pensier, da sé dilunga il segno, perché la foga l'un dell'altro insella».
Page 122 - Ma fu' io sol colà, dove sofferto Fu per ciascun di torre via Fiorenza, Colui, che la difesi a viso aperto.
Page 239 - Com' esser può, quei sa, che sì governa. Quando diritto a pie del ponte fue ; Levò il braccio alto con tutta la testa Per appressarne le parole sue, Che furo : Or vedi la pena molesta Tu che, spirando, vai veggendo i morti : Vedi s'alcuna è grande, come questa. E perché tu di me novella porti ; Sappi eh' i' son Bertram dal Bornio, quelli Che diedi al Re Giovanni mai conforti I' feci 'l padre e'l figlio in sé ribelli : Achitofel non fe' più d' Absalone E di David co
Page 500 - Ma per larghezza di grazie divine. Che si alti vapori hanno a lor piova, Che nostre...
Page 482 - Ch' agli occhi temperava il nuovo giorno. Senza più aspettar lasciai la riva, Prendendo la campagna lento lento Su per lo suoi che d' ogni parte oliva. Un'aura dolce, senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento; Per cui le fronde, tremolando pronte, Tutte quante piegavano alla parte U...
Page 323 - Arno, e sciolse al mio petto la croce, Ch' io fei di me, quando 'l dolor mi vinse : Voltommi per le ripe , e per lo fondo , Poi di sua preda mi coperse , e cinse.
Page 107 - Questi si percotean, non pur con mano, ma con la testa e col petto e coi piedi, troncandosi co' denti a brano a brano. Lo buon maestro disse: « Figlio, or vedi l'anime di color cui vinse l'ira; e anche vo' che tu per certo credi che sotto l'acqua ha gente che sospira, e fanno pullular quest'acqua al summo, come l'occhio ti dice, u
Page 296 - Questi non vide mai l'ultima sera; Ma per la sua follia le fu si presso, Che molto poco tempo a volger era.