Dante ne' tempi di Dante: ritratti e studi

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Nicola Zanichelli, 1888 - 482 pages
 

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Page 169 - Io vidi già cavalier muover campo, E cominciare stormo, e far lor mostra, E talvolta partir per loro scampo : Corridor vidi per la terra vostra, O Aretini, e vidi gir gualdane, Ferir torneamenti, e correr giostra...
Page 430 - Deh, quando tu sarai tornato al mondo, E riposato della lunga via, Seguitò il terzo spirito al secondo, Ricorditi di me, che son la Pia: Siena .mi fe', disfecemi Maremma: Salsi colui che innanellata pria, Disposando m
Page 480 - Neri, o fors' anche di parentela (se sapessimo di che famiglia fosse quella Filippa), spiega, a mio avviso, come in atto di tal natura, e probabilmente dopo averne avuto consiglio con lo stesso messer Andrea, si valesse Dino del notaio di lui nel formare atto autentico di quella protesta, che aveva tanta importanza di fatto per esso Dino, quanta oggi ne conserva storica per noi, rispetto a quei memorabili esilii de
Page 162 - Corridor vidi per la terra vostra , O Aretini, e vidi gir gualdane, Ferir torneamenti , e correr giostra , ti Quando con trombe e quando con campane.
Page 163 - Aretini, e vidi gir gualdane, fedir torneamenti, e correr giostra, quando con trombe e quando con campane, con tamburi e con cenni di castella, e con cose nostrali e con istrane; né già con sì diversa cennamella cavalier vidi muover, né pedoni, né nave a segno di terra o di stella. Noi andavam con li dieci demoni: ahi fiera compagnia!; ma ne la chiesa co' santi, ed in taverna co' ghiottoni. Pur a la pegola era la mia intesa, per veder de la bolgia ogni contegno e de la gente ch'entro v'era incesa....
Page 443 - Ben vorrei che' miei figliuoli n'avesser seguito il mio consiglio, che ti potevano così orrevolmente acconciare in casa i conti Guidi con un pezzo di pane, e essi vollon pur darti a questa bella gioia, che, dove tu se...
Page 44 - Cerchi e quegli de' Donati , 1' una parte per invidia, e l'altra per selvatica in-? gratitudine. Della casa de'Cerchi -era capo messer Vieri de-' Cerchi , e egli e quegli di sua casa erano di grande affare , e possenti , e di grandi parentadi , e ricchissimi mercatanti , che la loro compagnia era delle maggiori del mondo; uomini erano morbidi e innocenti , salvatichi e ingrati, siccome genti venuti di piccolo tempo in grande stato e podere. Della casa de...
Page 67 - Trespiano aver vostro confine, che averle dentro e sostener lo puzzo del villan d'Aguglion, di quel da Signa, che già per barattare ha l'occhio aguzzo!
Page 460 - Perch' io a lui : Se ti riduci a mente Qual fosti meco, e quale io teco fui, Ancor fia grave il memorar presente. Di quella vita mi volse costui Che mi va innanzi, l'altrier, quando tonda Vi si mostrò la suora di colui (E il sol mostrai): costui per la profonda Notte menato m' ha de' veri morti, Con questa vera carne che il seconda.
Page 89 - Io vi ricordo che sempre in tutti i popoli è grandissimi odii tra nobili e meccanici cittadini; non ostante che qui tra noi non sia quella gentilezza che per li savii si conchiude. Ma noi siamo gentili appresso a chi noi ci abbiamo fatti compagni: chi è venuto da Empoli, chi di Mugello, e chi c'è venuto per famiglio, ed ora ce li troviamo per compagni al governo della Repubblica. Ed almeno stessono contenti a quello che eletti gli abbiamo; ma e' ci tengono per servi, e loro essere i signori.

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