Il Giornale dantesco, Volume 4conte Giuseppe Lando Passerini, Luigi Pietrobono, Guido Vitaletti Leo S. Olschki, 1897 Includes sections "Bullettino bibliografico", "Recensioni", etc. |
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Popular passages
Page 390 - ... sommo piacer gli si dispieghi. Ancor ti prego, Regina che puoi ciò che tu vuoli, che conservi sani, dopo tanto veder, gli affetti suoi. Vinca tua guardia i movimenti umani; vedi Beatrice con quanti beati per li miei preghi ti chiudon le mani.
Page 388 - 1 latino e '1 greco parlan di me dopo la morte, è un vento: ond' io, perché pavento adunar sempre quel eh' un' ora sgombre, vorre' '1 ver abbracciar, lassando l'ombre.
Page 310 - Ch' hai seguitata, e veggi sua dottrina Come può seguitar la mia parola ; E veggi vostra via dalla divina Distar cotanto, quanto si discorda Da terra il ciel che più alto festina. Ond' io risposi lei : Non mi ricorda Ch' io straniassi me giammai da voi, Nè honne coscienza che rimorda.
Page 263 - O frate, issa vegg'io» diss'elli «il nodo che '1 Notaro e Guittone e me ritenne di qua dal dolce stil novo ch'i
Page 381 - Or vedi, Amor, che giovenetta donna Tuo regno sprezza e del mio mal non cura, E tra duo ta
Page 112 - E quella eternamente é gloriosa , E dei divini onori arriva al segno, Quando , servando i suoi senza alcun danno , Si fa che gl
Page 227 - Laonde di ciò mi struggo, e vo' morire, Chiamando morte che per mio riposo Mi toglia inanzi ched io * mi disperi.
Page 419 - Perch'io partii così giunte persone, ' partito porto il mio cerebro, lasso!, dal suo principio, eh
Page 410 - Dante , perché Virgilio se ne vada , Non pianger anco , non pianger ancora ; Che pianger ti convien per altra spada.
Page 318 - La bellezza ch' io vidi si trasmoda Non pur di là da noi, ma certo io credo Che solo il suo fattor tutta la goda. Da questo passo vinto mi concedo, Più che giammai da punto di suo tema Soprato fosse comico o tragedo.