OpereDal Gabinetto di Pallade, 1819 |
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Achille atto Adriano atto affanni affetti Alessandro atto altrui amante amico amor Antigono atto Artaserse atto Attilio Regolo atto cangia Carlo Broschi Carlo Cavalli Catone atto ch'ella ch'io ciel Ciro atto colpa compagnia cotesto crede d'amor d'ogni degno Demetrio atto Demofoonte atto dico fiorini Didone atto diletto dolor Dresda Epitalamio Ezio atto felice fida fugge Giuseppe riconosciuto Giustino atto giusto gloria guerrier Ipermestra atto Issipile atto istesso Ivi atto L'AGRICOLTORE L'alma L'AUGELLETTO l'ire l'onda lascia lettera malvagi medesimo mente METASTASIO Morte d'Abele nemico nocchier Numi obbligato Olimpiade atto onora oppresso ossequio pace parzialità PASSEGGIERO perde periglio piacer picciol PIETRO METASTASIO prego quod ragione regno rende Saverio Mattei sdegno Semiramide atto sente serpe sicura Siface Siroe atto soffrir Sogno di Scipione speme Spera sponde stima talor teme Temistocle atto timor tiranno Tito atto trova un'alma V. S. Ill vede vento Vienna virtù Zenobia atto
Popular passages
Page 181 - Eh che in amore È la fede degli amanti Come l'Araba fenice ; Che vi sia, ciascun lo dice, Dove sia, nessun lo sa. Se tu sai dov'ha ricetto, Dove muore e torna in vita, Me l'addita, e ti prometto Di serbar la fedeltà. Demetrio atto i, se. 3. Come il candore D'intatta neve È d'un bel core La fedeltà.
Page 299 - L'onda dal mar divisa Bagna la valle e 'l monte; Va passeggiera — in fiume, Va prigioniera = in fonte, Mormora sempre e geme, Fin che non torna al mar: Al mar, dov'ella nacque, Dove acquistò gli umori, Dove da' lunghi errori Spera di riposar. Artaserse atto 3, se. i. come sopra.
Page 264 - adulti Di fortuna e d'amor: gemiam canuti Sotto il peso degli anni: or ne tormenta La brama d'ottenere; or ne trafigge Di perdere il timore. Eterna guerra Hanno i rei con se stessi: i giusti l'hanno Con l'invidia e la frode. Ombre, delirj, Sogni, follie son nostre cure; e quando II vergognoso errore A scoprir s'incomincia, allor si muore.
Page 250 - dove non è delitto. Ma follia de mortali L'arte crudel di presagirsi i mali. Sempre è maggior del vero L'idea d'una sventura, Al credulo pensiero Dipinta dal timor. Chi stolto il mal figura Affretta il proprio affanno, Ed assicura un danno Quando è dubbioso ancor. Attilio Regolo atto i, se.
Page 216 - ritrova un'alma forte Che temer nell'ore estreme: La viltà di chi lo teme Fa terribile il morir. Non è ver che sia la morte II peggior di tutti i mali ; È un sollievo de' mortali Che son stanchi di soffrir. Ivi atto 3, se. 6. Non è il peggior de
Page 275 - Poi le perdute penne In pochi dì rinnova, Cauto divien per prova, Nè più tradir si fa. Libertà a Nice. L'ARTE DEL NAVIGARE. Varcan col vento istesso Due navi il flutto infido, Una ritorna al lido, L'altra si perde in mar. Colpa non è del vento, Se varia i lor sentieri La varia
Page 218 - se. i. NECESSITA'. E la necessità gran cose insegna. Per lei fra l'armi dorme il guerriero, » Per lei fra l'onde canta il nocchiero, Per lei la morte terror non ha. Fin le più timide belve fugaci Valor dimostrano, si fanno audaci, Quando è il combattere necessità.
Page 203 - liberata parte 2. Non dura una sventura, Quando a tal segno avanza: Principio è di speranza L'eccesso del timor. Tutto si muta in breve, E il nostro stato è tale, Che, se mutar si deve, Sempre sarà miglior. Demofoonte atto 3, se. 8. .... Le sventure
Page 242 - SILENZIO. .... Un bel tacer talvolta Ogni dotto parlar vince d'assai. La strada della Gloria. Il silenzio è ancor facondo E talor si spiega assai Chi risponde col tacer. Temistocle atto a, se. 3. Che più facondo è molto D'ogni facondo labbro, Quando sincero in volto Tutto si mostra il cor. Parnaso confuso. SIMULAZIONE.
Page 190 - Alessandro atto 3, se. i. .... Oh come Siam degli altri a svantaggio Facili a giudicar! Misero effetto Del troppo amar noi stessi. Al nostro fasto Lusinga è il biasmo altrui. Par che s'acquisti Quanto agli altri si scema. Ognun procura Di ritrovare altrove O compagni all'errore, Modestia la viltà. Veduta in altri È viltà la modestia,