La divina commediaBarbèra, 1879 - 604 pages |
Contents
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Common terms and phrases
accidia alcun Alichino altra amore Angeli anime antichi avea Barbariccia beati Beatrice bolgia buon Cacciaguida CANTO CANTO VENTESIMO celeste cerchio ch'è ch'io Chè chiama Chiesa Chios ciascun cielo città colui Convito corpo credo Cristo Dante detto dice dietro dimanda disio divina Divina Commedia dolce donna Duca Empireo esso eterno Eunoè fece fiamma figliuolo Firenze fiume Flegetonte fuoco furono gente Gerione Ghibellini giro grido guarda Guelfi Iddio Inferno innanzi intende l'altro l'anima l'un latino luce Lucifero lume luogo Maestro mente mondo monte morte mostra occhi Orsa maggiore Ovidio padre parea parlare parole passi perciocchè pianta piè Pietro poco Poeta Poscia pria proprio punto Purg Purgatorio quinci quivi raggi ragione santo segno sovra spiriti Stazio stelle superbia Tebe terra Tommasèo tosto uomo veder vedere veggio venire vêr verso vidi Virgilio virtù viso vista volse
Popular passages
Page 223 - Ch' hai seguitata, e veggi sua dottrina Come può seguitar la mia parola ; E veggi vostra via dalla divina Distar cotanto, quanto si discorda Da terra il ciel che più alto festina. Ond' io risposi lei : Non mi ricorda Ch' io straniassi me giammai da voi, Nè honne coscienza che rimorda.
Page xviii - ... altro ; ma in versi latini e in prosa non aggiunse a quelli appena che mezzanamente hanno scritto. La cagione di questo, è che il secolo suo era dato a dire in rima; e di gentilezza di dire in prosa o in versi latini niente intesero gli uomini di quel secolo, ma furono rozzi e grossi e senza perizia di lettere; dotti nion' dimeno in queste discipline al modo fratesco e scolastico.
Page 174 - cantava, « io son dolce Sirena, che i marinari in mezzo mar dismago; tanto son di piacere a sentir piena. Io volsi Ulisse del suo cammin vago al canto mio; e qual meco si ausa, rado sen parte, si tutto l'appago.
Page xi - E era mirabil cosa, che studiando continuamente, a niuna persona sarebbe parato, che egli studiasse per l' usanza lieta, e conversazione giovanile. Per la qual cosa mi giova riprendere l'errore di molti ignoranti, i quali credono, niuno essere studiante se non quelli che si nascondono in solitudine ed in ozio. E io non vidi mai niuno di questi camuffati, e rimossi dalla conversazione delli uomini, che sapesse tre lettere. L...
Page ix - Boccaccio, dolcissimo e suavissimo uomo, così scrivesse la vita ei costumi di tanto sublime Poeta, come se a scrivere avesse il Filocolo, o il Filostrato, o la Fiammetta. Perocché tutta d'amore e di sospiri e di cocenti lagrime è piena ; come se l...
Page 109 - Come un poco di raggio si fu messo Nel doloroso carcere, ed io scorsi Per quattro visi il mio aspetto stesso, Ambo le mani per dolor mi morsi ; E quei, pensando eh...
Page 140 - Sì che ne sa chi non vi fu ancora. Ed io vi giuro, s'io di sopra vada, Che vostra gente onrata non si sfregia Del pregio della borsa e della spada. Uso e natura sì la privilegia, Che, perchè il capo reo lo mondo torca, Sola va dritta, e il mal cammin dispregia.
Page xiv - Papa per offrire la concordia e la pace de' cittadini; nondimanco per isdegno di coloro che nel suo Priorato confinati furono della Parte Nera, gli fu corso a casa, e rubata ogni sua cosa, e dato il guasto alle sue possessioni ; ea lui, ea Messer Palmieri Altoviti dato bando della persona per contumacia di non comparire, non per verità d
Page x - Aretini , perché i loro cavalieri vincitori perseguitando quelli che fuggivano , per grande distanza lasciarono addietro la loro pedestre schiera; sicché da quindi innanzi in niun luogo interi combatterono , ma i cavalieri soli e di per sé senza sussidio di pedoni, ei pedoni poi di per sé senza sussidio de' cavalieri. Ma dalla parte de...
Page 294 - Oppresso di stupore alla mia Guida Mi volsi, come parvol, che ricorre Sempre colà, dove più si confida. E quella, come madre, che soccorre Subito al figlio pallido ed anelo Con la sua voce, che '1 suoi ben disporre, Mi disse : Non sai tu che tu se...