Poeti del primo secolo della lingua italianna in due volumi raccolti ... |
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Common terms and phrases
aggio alcun allegranza Allor altra amante amare Amico Amor Anno Antiche assai aver bella Bisc buon canto certo ch'è ch'eo ch'io Chè chiamo chiaro ciascun colpo conforto contare convien credo d'amor d'ogni dato degno dico diletto dire disio doglia dolce dolore dona Donna dura fallo fare fermo figura fior foco forte forza gente gentil gioi gioia gran guarda guisa Impresso lasso loco lunga m'ha male mente meo cor mercè mercede mira mondo morire morte natura nulla nuova occhi onore pare parlare passo pena pensando pensier piacente piacer piacere pien pietà poco porto posso pregio prende preso prova punto ragione Rime saggio salute Salv sente sentenza servo signoria simil sospiri spera speranza spirito star tene tormento torna trova umile vale vede veggio vene vertù virtù viso vista vivo voglia voler volere vuol
Popular passages
Page 286 - Tanto è distrutta già la mia persona ch'i' non posso soffrire: se tu mi vuo' servire 9. - Poesie. mena l'anima teco, molto di ciò ti preco, quando uscirà del core. Deh! ballatetta, alla tua amistate quest'anima che trema raccomando: menala teco nella sua pietate a quella bella donna a cui ti mando. Deh!, ballatetta, dille sospirando, quando le se' presente: — Questa vostra servente vien per istar con vui, partita da colui che fu servo d'amore.
Page 346 - Pegli occhi fere un spirito sottile, che fa 'n la mente spirito destare, dal qual si move spirito d'amare, ch'ogn'altro spiritello] fa gentile. Sentir non pò di lu' spirito vile, di cotanta vertù spirito appare: quest' è lo spiritel che fa tremare, lo spiritel che fa la donna umile. E poi da questo spirito si move un altro dolce spirito soave, che sieg[u]e un spiritello di mercede: lo quale spiritel spiriti piove, che di ciascuno spirit' ha la chiave, per forza d'uno spirito che '1 vede.
Page 340 - Amor, ch' i' nol savria contare: cotanto d'umiltà donna mi pare, ch' ogn' altra ver di lei i' la chiam' ira. Non si poria contar la sua piagenza, ch' a le' s'inchin' ogni gentil vertute, e la beltate per sua dea la mostra. Non fu sì alta già la mente nostra, e non si pose 'n noi tanta salute, che propriamente n'aviam canoscenza.
Page 290 - L'essere è quando lo voler è tanto ch'oltra misura di natura torna, poi non s'adorna di riposo mai. Move, cangiando color, riso in pianto, e la figura con paura storna; poco soggiorna; ancor di lui vedrai che 'n gente di valor lo più si trova. La nova qualità move sospiri, e voi ch'om miri 'n non formato loco, destandos...
Page 358 - Una figura della Donna mia s'adora, Guido, a San Michele in Orto, che, di bella sembianza, onesta e pia, de' peccatori è gran rifugio e porto.
Page 425 - Quanto più mi disdegni più mi piaci, e quan' tu mi di' : « taci », una paura nel cor mi discende che dentro un pianto di morte v'accende. Se non t' incresce di veder morire lo cor che tu...
Page 285 - Tu porterai novelle de' sospiri, Piene di doglia e di molta paura; Ma guarda che persona non ti miri, Che sia...
Page 286 - ... morte, poscia, pianto e novel dolore. Tu senti, ballatetta, che la morte mi stringe sì, che vita m'abbandona; e senti come '1 cor si sbatte forte per quel che ciascun spirito ragiona. Tanto è distrutta già la mia persona ch'i...
Page 345 - Quella la mira nel su' dolce sguardo, ne lo qual face rallegrare Amore perché v'è dentro la sua donna dritta; po' torna, piena di sospir', nel core, ferita a morte d'un tagliente dardo che questa donna nel partir li gitta.
Page 283 - E gli occhi pien d'amor, cera rosata: Con sua verghetta pasturava agnelli : E scalza, e di rugiada era bagnata: Cantava come fosse innamorata, Era adornata — di tutto piacere.