Novissimi studii su Dante

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Lapi, 1912 - 216 pages
 

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Page 9 - O Tosco che per la città del foco Vivo ten vai così parlando onesto , Piacciati di restare in questo loco : La tua loquela ti fa manifesto Di quella nobil patria natio Alla qual forse fui troppo molesto. Subitamente questo suono uscio D' una dell' arche ; però m' accostai, Temendo, un poco più al duca mio. Ed ei mi disse: volgiti, che fai? Vedi là Farinata che s' è dritto2; Dalla cintola in su tutto 'l vedrai.
Page 139 - ... 1 suo riso sono le sue persuasioni, nelle quali si dimostra la luce interiore della...
Page 2 - Ver è ch'altra fiata quaggiù fui, congiurato da quella Eriton cruda, che richiamava l'ombre a' corpi sui. Di poco era di me la carne nuda. ch'ella mi fece entrar dentro a quel muro per trarue un spirto del cerchio di Giuda.
Page 88 - Chiamavi il cielo, e intorno vi si gira, Mostrandovi le sue bellezze eterne, E l' occhio vostro pure a terra mira ; Onde vi batte chi tutto discerne.
Page 14 - Ma quell' altro magnanimo, a cui posta Restato m' era, non mutò aspetto, Nè mosse collo, né piegò sua costa : E se, continuando al primo detto, Egli han quell'arte, disse, male appresa, Ciò mi tormenta più che questo letto. Ma non cinquanta volte fia raccesa La faccia della Donna che qui regge, Che tu saprai quanto queir arte pesa. E se tu mai nel dolce mondo regge, Dimmi : perché quel popolo è sì empio Incontr' a' miei in ciascuna sua legge ? Ond...
Page 192 - Quando è nel verde, e ne' fioretti opimo, Sì soprastando al lume intorno intorno Vidi specchiarsi in più di mille soglie, Quanto di noi lassù fatto ha ritorno. E se l' infimo grado in sè raccoglie Sì grande lume, quant' è la larghezza Di questa rosa nell
Page 12 - E le animose man del Duca e pronte Mi pinser tra le sepolture a lui, Dicendo : Le parole tue sien conte. Tosto che al pie della sua tomba fui, Guardommi un poco, e poi quasi sdegnoso Mi dimandò : Chi fur li maggior tui 1 Io, eh' era d' ubbidir disideroso, Non gliel celai, ma tutto gliel' apersi : Ond' ei levò le ciglia un poco in soso ; Poi disse : Fieramente furo avversi A me ed a' miei primi, ed a mia parte, Si che per due fiate gli dispersi.
Page 60 - E in dimostrare questo, sempre lo litterale dee andare innanzi, siccome quello nella cui sentenza gli altri sono inchiusi, e sanza lo quale sarebbe impossibile e irrazionale intendere agli altri; e massimamente all
Page 192 - E si distende in circular figura In tanto che la sua circonferenza Sarebbe al sol troppo larga cintura. Passi di raggio tutta sua parvenza Reflesso al sommo del mobile primo, Che prende quindi vivere e potenza. E come clivo in acqua di suo imo Si specchia, quasi per vedersi adorno, Quando è nel verde e ne...
Page 58 - A sofferir tormenti, caldi e geli simili corpi la Virtù dispone che, come fa, non vuoi ch'a noi si sveli.

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