Studj di critica e storia letteraria de Alessandro d'Ancona

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N. Zanichelli, 1880 - 504 pages
 

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Popular passages

Page 56 - Ch'io muova a danni tuoi l'oste guerriera ; Chi desia di sottrarti a grave pondo Contro te non congiura. Ardisci e spera. Sete di regno, al cui desiro immondo Sembra l'ampio universo angusta sfera, Turba lo Stato tuo lieto e giocondo, Di mie ragioni usurpatrice altera.
Page 152 - Con lei foss'io da che si parte il sole e non ci vedess'altri che le stelle, sol una notte, e mai non fosse l'alba...
Page 7 - ... capo, ma è stata sotto più principi e signori, da' quali è nata tanta disunione e tanta debolezza che la si è condotta a essere stata preda, non solamente de' barbari potenti, ma di qualunque l'assalta.
Page 69 - I' esempio buono della vita, e col correggere e medicare i costumi trascorsi per la salute di quelle anime , per la quale si magnificano che Cristo gli abbia costituiti in terra suoi Vicarj. Morto il Pontefice, il Viceré di Napoli , andato con i soldati Spagnuoli verso Piacenza, costrinse quella Città a ritornare, come già soleva, sotto l
Page 56 - Carlo, quel generoso invitto core, Da cui spera soccorso Italia oppressa, A che bada? a che tarda? a che più cessa? Nostre perdite son le tue dimore. Spiega l'insegne omai, le schiere aduna, Fa...
Page 6 - ... principe, come è avvenuto alla Francia ed alla Spagna. E la cagione che la Italia non sia in quel medesimo termine, nè abbia...
Page 90 - Ha bellissime campagne d'arena rossa, che non producono altro che rosmarino e spigo selvatico ; bellissime pianure, dove non si trova più d'una abitazione per giornata; bellissime montagne di nudi e spezzati sassi; bellissimi colli, dove non è filo d'erba, né stilla d'acqua; bellissime terre di capanne e di grotte e di stalle per animali; bellissime città tutte fabbricate di legno e di terra bagnata. Da questo giardino del mondo, da questo porto delle delizie, partono quelle legioni di cavalieri...
Page 56 - Chi fia, se tu non se', che rompa il laccio ' onde tant'anni avvinta Esperia ' giace? Posta ne la tua spada è la sua pace, e la sua libertà sta nel tuo braccio. Carlo, se "1 tuo valor quest'Idra ancide che fa con tanti capi al mondo guerra, se questo Gerion 8 da te s'atterra ch'Italia opprime, i
Page 7 - ... debole che per paura di non perdere il dominio delle sue cose temporali la non abbia potuto convocare uno potente che la difenda contro a quello che in Italia fusse diventato troppo potente : come si è veduto anticamente per assai esperienze, quando mediante Carlo Magno la ne cacciò i Longobardi ch'erano già quasi re di tutta Italia; e quando ne' tempi nostri ella tolse la potenza a' Viniziani con l'aiuto di Francia; dipoi ne cacciò i Franciosi con l'aiuto de
Page 272 - ... tratta. Nel Novellino, nulla di tutto questo. Ancora, le novelle del Barberino sentono di letterato : rarissimi vi sono i costrutti irregolari, corretta la lingua. Il Novellino invece, per la maggior parte, ha sapore tutto popolare : ci è quasi sprezzo della forma, corre precipitoso, non ha mai vezzi, dice le cose in fretta, e le dice bene, non già perché chi scrive rifletta ali...

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