Giornale arcadico di scienze, lettere ed arti, Volumes 4-6 |
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alcool alcune antichi Arado archeologo assai avea barometro Bono Giamboni buon cardinale Carlo Carlo d'Angiò causa chè chiesa Chron città colla coloro conte Corradino Dante dice Divina Commedia dotto epigrafi Esopo esso Ezzelino famiglia Federigo figliuolo fiorentini forma furono galleria Gallura ghibellini Giamboni giorno governo greci Gregorio X Gubbio guelfi guerra Hist igrometrico ingegno innanzi lascia latino legge lettere luogo maggior Malaspina Manfredi Matilde di Canossa medesimo medici mente meteorologia mezzo morte mostra nemici nome nuovo onore opera osservazioni papa passa Pietro Pisa poeta pontefice popolo possono poteva presso principe pubblica pure quest'anno quì quod ragione regno Reposati romani sacra sangue santa santa sede scienze scritto scrittori Secchi secolo sentenza Sicilia Siena signori stomaco storia Storia di Bologna stricnina studi temperatura termometro terra Toscana tratto trova uomini Urbino vasi vedere Vegezio veleno verso Villani virtù zione
Popular passages
Page 118 - Volsesi in su' vermigli ed in su' gialli Fioretti verso me, non altrimenti Che vergine che gli occhi onesti avvalli : E fece i prieghi miei esser contenti Sì appressando sè, che 'l dolce suono Veniva a me co
Page 207 - E se di voi alcun nel mondo riede, Conforti la memoria mia, che giace Ancor del colpo che invidia le diede. Un poco attese, e poi: Da ch...
Page 93 - ... col tassello* di sopra; e portavanlo in capo: e le donne della comune foggia...
Page 79 - Non è il mondan rumore altro che un fiato Di vento, ch'or vien quinci ed or vien quindi E muta nome, perchè muta lato 35 Che fama avrai tu più , se vecchia scindi Da te la carne, che se fossi morto Innanzi che lasciassi il pappo e il dindi, 36 Pria che passin mill...
Page 232 - Ed egli a me : Avanti che la proda Ti si lasci veder, tu sarai sazio : Di tal disio converrà che tu goda.
Page 93 - Villani scrivono de' costumi di Firenze verso la metà appunto del secolo decimoterzo. « I cittadini a »quel tempo ( AN. i269. ) viveano sobri , e di » grosse vivande , e con piccole spese , e di »molti costumi grossi e rudi; e di grossi drappi »vestivano...
Page 246 - Orationem principis secuto patrum consulto primi Aedui senatorum in urbe ius adepti sunt. datum id foederi antiquo et quia soli Gallorum fraternitatis nomen cum populo Romano usurpant.
Page 93 - ... le pelli scoperte senza panno, con berrette in capo, e tutti con usimi in piede; e le donne fiorentine senza ornamenti; e passavasi la maggior donna d'una gonnella assai stretta di grosso scarlatto, cinta ivi su d...
Page 220 - ... libri del trecento , onde meditare e scrivere in quell' antica e veneranda favella ; e veggendo come ogni umana cosa , avvegnaché bellissima sia , rade volte scompagnisi da difetto , ho meco medesimo dubitato che anche a questa utilità non possa seguitare alcun danno. Imperocché il soverchio studiare nelle parole stoglie sovente gli animi dalla considerazione delle cose : ed allora il vituperio d'un popolo é troppo, quando i suoi più nobili spiriti si mutano in gregge d
Page 92 - Villani, fu un uomo di gran valore e di grande affare , savio di scrittura e di senno naturale , universale in tutte le cose, seppe la lingua latina, e la nostra volgare, e tedesco, francese, greco e saracinesco: e di tulie virtù copioso, largo e cortese in donare e savio in arme, e fu molto temuto.