L'ordinamento morale e l'allegoria della Divina commedia: L'allegoria

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R. Sandron, 1924
 

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Page 48 - Ma quello ingrato popolo maligno Che discese di Fiesole ab antico, E tiene ancor del monte e del macigno, Ti si farà per tuo ben far nimico : Ed è ragion , che tra li lazzi sorbi Si disconvien fruttare al dolce fico. Vecchia fama nel mondo li chiama orbi ; Gente avara invidiosa e superba : Da' lor costumi fa che tu ti forbì.
Page 12 - Quando di carne a spirto era salita, e bellezza e virtù cresciuta m'era, fu' io a lui men cara e men gradita ; e volse i passi suoi per via non vera, imagini di ben seguendo false, che nulla promission rendono intera.
Page 87 - Fu' io a lui men cara e men gradita. E volse i passi suoi per via non vera, Imagini di ben seguendo false Che nulla promission rendono intera : Nè l' impetrare spirazion mi valse, Con le quali ed in sogno ed altrimenti Lo rivocai ; sì poco a lui ne calse. Tanto giù cadde che tutti argomenti Alla salute sua eran già corti , Fuor che mostrarli le perdute genti. Per questo visitai l' uscio de' morti , Ed a colui che l' ha quassù condotto Li prieghi miei piangendo furon porti. L...
Page 63 - 1 buon mondo feo, due soli aver, che l'una e l'altra strada facean vedere, e del mondo e di Deo.
Page 102 - Mirate la dottrina che s' asconde Sotto il velame degli versi strani. E già venia su per le torbid' onde Un fracasso d' un suon pien di spavento, Per cui tremavano ambedue le sponde; Non altrimenti fatto che d'un vento Impetuoso per gli avversi ardori, Che fier la selva, e senza alcun...
Page 79 - Non aspettar mio dir più né mio cenno: libero, dritto e sano è tuo arbitrio, e fallo fora non fare a suo senno: per ch'io te sovra te corono e mitrio...
Page 209 - Veder voleva come si convenne L'imago al cerchio, e come vi s'indova ; Ma non eran da ciò le proprie penne ; Se non che la mia mente fu percossa 140 Da un fulgore, in che sua voglia venne.
Page 206 - Avesse il ciel d' un altro sole adorno. Beatrice tutta nell' eterne rote Fissa con gli occhi stava, ed io in lei Le luci fissi, di lassù remote ; Nel suo aspetto tal dentro mi fei, Qual si fe' Glauco nel gustar dell' erba, Che il fe' consorte in mar degli altri Dei.
Page 87 - Ond' io per lo tuo me' penso e discerno, Che tu mi segui, ed io sarò tua guida, E trarrotti di qui per luogo eterno...
Page 131 - Era già l'ora che volge il disio ai naviganti e intenerisce il core lo di c'han detto ai dolci amici addio; e che lo novo peregrin d'amore punge, se ode squilla di lontano che paia il giorno pianger che si more, quand'io incominciai a render vano l'udire ea mirare una dell'alme surta che l'ascoltar chiedea con mano.

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